“Salva milano”: il Comune incontra i sindacati dopo l’approvazione del provvedimento
Enrico Vizza UIL Lombardia : “Da palazzo Marino la precisazione che “non si tratta di CONDONO”.
Nel rispetto delle sensibilità politiche tra schieramenti e partiti, in POCO TEMPO si è trovato l’accordo sull’urbanistica dimenticando l’emergenza del lavoro precario, la perdita del potere di acquisto, la sanità, la sicurezza nei luoghi di lavoro e l’emergenza abitativa. Non sappiano se definirlo un nuovo capitolo del “Rito Ambrosiano” o trovare un nuovo acronimo. Quello che si è stabilito per Milano sarà un modello nazionale che cambierà l’assetto territoriale e sostenibilità delle città”
<<Leggo con piacere sui giornali che il presidente Fontana ha lottato con il sindaco Sala per il provvedimento, Ma quando lotteranno insieme per il precariato, la sicurezza sul lavoro e l’emergenza abitativa e un miglior trasporto pubblico locale?>>
Così il Segretario Generale della UIL Lombardia Enrico Vizza dopo l’incontro a Palazzo Marino in merito alla presentazione ai sindacati del cosiddetto “Salva Milano”. Un provvedimento su cui la UIL Lombardia rimane critica puntando il dito sul mancato introito delle risorse degli oneri di urbanizzazione che, come dichiarato alla stampa dell’Assessore Giancarlo Tancredi, si attesterebbero attorno a 140 milioni di Euro.
Si tratta di una storia, tutta in salsa Milanese, con la buona partecipazione, come attori e non comparse, dei rappresentanti politici nazionali, a seguito delle inchieste delle Procura della Repubblica sulla rigenerazione urbana della città. Pareri, interpretazioni, discrezionalità che sembrano aver favorito una speculazione edilizia che non ha tenuto conto di un “equilibrio” per il territorio. Una storia che ora si arricchisce di nuovi capitoli fatti da mancati introiti di oneri nelle casse del comune fino ad arrivare alle proteste politiche nazionali che denunciano “l’inciucio”, tra schieramenti politici opposti.
Davanti a questo nuovo capitolo il Segretario Generale Enrico Vizza è durissimo e ricorda come tutta la vicenda stia aumentando pesantemente il disagio sociale che a Milano, citta esclusiva non più inclusiva, da tempo si fa sentire pesantemente. <<Noi facciamo i sindacalisti e non gli urbanisti o consulenti immobiliari – sottolinea Vizza – ma ricordiamo ai cittadini che gli oneri derivati dagli interventi edilizi sono destinati per interventi di sostenibilità delle aree urbane, alla realizzazione di percorsi di viabilità, parcheggi, fognature, reti idriche, interventi per la distribuzione di energia e gas, all’illuminazione pubblica, spazi verdi attrezzati e alle piste ciclabili. Opere a cui si aggiungono servizi come asili nido, scuole materne, scuole dell’obbligo, impianti sportivi, interventi e strutture sociali e attrezzature culturali e sanitarie. Quindi, non solo non sono stati introitati o in parte gli oneri, mettendo in difficoltà la sostenibilità della città, ma chi non li ha versati, forse perché non chiesti, adesso otterrà un condono gratuito. E vale la pena ricordare che ci troviamo di fronte anche a speculazioni. Atti che non solo possono mettere a rischio la tenuta sociale, ma anche l’integrità e la sicurezza delle famiglie. Non dimentichiamoci mai della Torre dei Moro dove si è risparmiato sui materiali utilizzati >>.
<< Noi abbiamo sempre espresso la nostra contrarietà ad ogni condono, pace fiscale, etc. – conclude il segretario Generale Uil Lombardia – e questo del “salva Milano, che si scrive così ma per noi rimane una “scappatoia gratuita per i volumi realizzati” è una cosa che non solo non condividiamo, ma che riteniamo indegna dei cittadini Milanesi e di chi ogni giorno opera in questa città. Alla Procura che svolge il suo lavoro esprimiamo fiducia, alla politica locale chiediamo una responsabilità attraverso la revisione del PGT di Milano attraverso un percorso strutturale su tutta l’ area metropolitana per il contenimento di consumo di suolo, viabilità, mobilità , trasporti e Piano Casa Lavoratori Sovracomunale al fine di garantire un equilibrio sociale, perché persone, lavoratori e non, hanno il dovere di richiedere una migliore vivibilità del proprio quartiere>>.
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