Milano – Appalto PNRR Magnifica Fabbrica Scala: i costi della manodopera non rispettano la conguità

APPALTI PUBBLICI: APPALTO PNRR MAGNIFICA FABBRICA LABORATORI SCALA DI MILANO, I COSTI DELLA MANODOPERA NON RISPETTANO LA CONGRUITÀ

Enrico Vizza: “Protocolli Prefettizi, lavoro, legalità, salute e sicurezza, come possono essere valorizzati se non rispettati dagli enti locali? A che servono i protocolli se la piu’ importante stazione appaltante italiana non verifica il rispetto dei diritti e le tutele dei lavoratori? Si applica ai contratti un salario minimo?”

 La lettera trasmessa da parte di un’azienda ai Componenti firmatari del Protocollo Prefettura di Milano, che denuncia che si è vista declassare da prima a terza in graduatoria in merito ad un appalto sulla Magnifica Opera della Scala, (appalto pubblico), porta la UIL ad esprimere una forte preoccupazione in favore delle norme che regolano i rapporti di lavoro.

Preoccupazione e amarezza espressi in un momento in cui sono sotto lente di ingrandimento da parte della Procura della Repubblica di Milano, colossi come Amazon, Armani o i lavori di realizzazione di Grattacieli a Milano, proprio per la mancata applicazione dei rapporti di lavoro nei confronti di lavoratori con diverse violazioni sui subappalti.

La UIL non entra nel merito del nome delle aziende, perchè non è di competenza sindacale, nonostante qualcuno sostenga che non si debba disturbare chi fa impresa (e raggiungere il profitto a tutti i costi). Ciò che preoccupa la UIL è che nell’aggiudicazione è stato scelto come criterio l’operatore che presenta un ribasso di 820 mila Euro sul costo della manodopera dei lavoratori occupati in contrasto con quanto ha previsto il legislatore.

UIL Lombardia, forte della condivisione di Protocolli, dell’Avviso Comune con il Comune di Milano, Prefettura a Associazioni di Categoria, interviene sottolineando che, per la difesa del lavoro e della salute e sicurezza, segnalerà la situazione anche alla Procura della Repubblica di Milano.

Il Segretario Generale Enrico Vizza, intervenuto durante i lavori della cabina di regia PNRR presso la Prefettura, ha ribadito chiaramente la posizione della UIL per il rispetto dei protocolli su lavoro, sicurezza, legalità. <<Vedere aggiudicare un appalto – evidenzia Vizzaad un operatore che ha proceduto ad un ribasso tagliando i costi della manodopera, è irresponsabile e inaccettabile con 71 morti sul lavoro nei primi 5 mesi del 2024, 172 nel 2023 e con numerose violazioni dei contratti di lavoro. La nostra non è una denuncia spot, ma un’azione quotidiana per riaffermare il rispetto dei Contratti di Lavoro e dei Protocolli su salute e sicurezza. Dopo due anni di attesa da parte del Comune di Milano per un tavolo di confronto su PNRR e OLIMPIADI, ci troviamo a dover commentare alcune gravi modalità. A Napoli e in altri territori nei bandi di gara applicano il salario minimo per questo ho chiesto davanti al Prefetto il tipo di salario applicato e in quali contratti. Come possiamo fidarci di stazioni appaltanti che mettono a rischio i contratti di lavoratori impegnati nella realizzazione di interventi sul PNRR? Abbiamo apprezzato le “white list” proposte dal sindaco Sala. Ma sono queste? Chiediamo da subito una procura speciale sul lavoro perché crediamo che ogni appalto pubblico debba passare al vaglio della Procura della Repubblica>>.

A margine dell’incontro in prefettura, interviene anche il Segretario Generale Feneal UIL Milano Salvatore Cutaia. <<L’esclusione di un’azienda dalla gara e la vittoria di un’altra che ha proposto un ribasso sulla manodopera solleva dubbi e preoccupazioni. La scelta appare opaca e priva di adeguate spiegazioni, con criteri di valutazione non oggettivi. Il ribasso sul costo della manodopera potrebbe tradursi in condizioni di lavoro precarie e con non adeguate misure relative alla sicurezza sul lavoro. L’esclusione ingiustificata di un’azienda distorce la concorrenza e penalizza le imprese oneste, ostacolando la libera competizione e la crescita economica creando dumping fra imprese a scapito dei lavoratori. È fondamentale fare chiarezza su quanto accaduto, tutelando la trasparenza e la legalità delle procedure di appalto. Serve un’indagine approfondita che accerti l’equità del processo e tuteli i diritti di tutte le parti coinvolte. Le gare d’appalto devono basarsi su criteri trasparenti e meritocratici, che premiano la qualità del lavoro, la professionalità e il rispetto dei diritti dei lavoratori>>.