Irregolarità dei cantieri

Nell’ambito dell’attività di vigilanza congiunta sui cantieri di Milano effettuata nel 2024, il 55% delle ditte presenti nei 23 cantieri ispezionati è risultato irregolare. Dato che si riflette anche per l’attività svolta nell’ambito dei cantieri Milano-Cortina, dove la percentuale di irregolarità riscontrate dagli Enti di Vigilanza si attesta al 71% (su 21 aziende in due cantieri ispezionati). Questo, in sintesi, il dato emerso all’esito dei lavori del Gruppo di lavoro permanente per la sicurezza sul lavoro e il lavoro sommerso presso la Prefettura di Milano.

Dati che ci allarmano, per i quali ci sono ancora accertamenti da definire, che ci consegnano un quadro di illegalità diffusa, di irregolarità contrattuali e contributive, lavoro sommerso, violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, falsi attestati di formazione, distacchi illeciti”, dichiara Eloisa Dacquino, Segretaria Confederale UIL Lombardia.Da una recente verifica effettuata da parte di Ats Milano Città metropolitana, abbiamo appreso che addirittura in un’impresa sono state riscontrate 85 false attestazioni di formazione in materia di lavoro su 90 lavoratori in servizio. Una situazione allarmante, se pensiamo che la formazione è elemento cardine della prevenzione, la cui mancata erogazione è all’origine di infortuni, troppo spesso mortali, in un territorio come quello di Milano in cui nel 2024 sono state presentate ben 36.464 denunce all’Inail, di cui 44 con esito mortale”.

Appalti poco genuini – prosegue Dacquino – violazioni in materia di sicurezza sul lavoro e codice degli appalti, caporalato, lavoro sommerso. Questo il quadro poco rassicurante, anche nell’ambito di opere pubbliche. A questo aggiungiamo  che non abbiamo ancora contezza da parte del Comune di Milano delle opere messe a bando con risorse PNRR, delle ricadute in termini sociali, occupazionali, di sicurezza, benché uno specifico Protocollo nazionale del Governo Draghi preveda l’istituzione di apposite Cabine di regia territoriali”.