Emergenza casa. La Lombardia al primo posto in Italia negli sfratti per morosità

SITUAZIONE SFRATTI: I DATI DEL MINISTERO DEGLI INTERNI CONFERMANO CHE IN LOMBARDIA AUMENTANO DI OLTRE IL 13% PIAZZANDO LA REGIONE AL PRIMO POSTO IN ITALIA. LA MOROSITÀ LA PRIMA CAUSA. TRA LE PROVINCE CON I NUMERI PIU’ ELEVATI BERGAMO ( +102%), MONZA (+71%) e BRESCIA (+11%)

Enrico Vizza: “Siamo davanti alla conferma di quello che ripetiamo da oltre un anno, ossia una vera e propria emergenza abitare. Lavoratori con uno stipendio, spesso precari, motore della ricca Lombardia, vengono sfrattati. Vediamo se la politica riuscirà a tradurre in misure le nostre proposte di un piano casa ai lavoratori. Auspichiamo un’inchiesta su chi specula sugli affitti ”.

Milano, 08 ottobre 2024 – Dopo le morti sul lavoro la Lombardia conquista un nuovo primato nazionale: quello per l’aumento degli sfratti. Perché i dati diffusi dal Ministero degli Interni ed elaborati dalla UIL Nazionale danno un quadro davvero desolante: gli sfratti diminuiscono nell’80% delle regioni Italiane e solo 4 fanno registrare il segno positivo mettendo la Lombardia al primo posto con un +13%.

E quello che balza agli occhi è che la motivazione principale degli sfratti è la morosità o altra causa diversa dalla necessità del locatore o dalla finita locazione. Aspetto che da la dimensione, ancora una volta, del problema casa e abitare e soprattutto dello scarso potere di acquisto degli stipendi dei cittadini (lombardi in questo caso) che vengono sfrattati molto spesso in maniera incolpevole perché non riescono a far fronte alle spese di affitto, pur avendo uno stipendio.

Vedendo l’analisi all’interno delle provincie spicca il dato di Bergamo che nel 2023 ha fatto registrare un aumento del 102% di sfratti rispetto al 2022 e Monza che segna un +71% rispetto all’anno precedente. Segno meno molto rilevante invece per Sondrio che evidenzia un -51% insieme a Pavia (-5,46%) e Lecco (-3,33%).

<<Siamo davanti alla conferma – esordisce il Segretario Generale UIL Lombardia Enrico VIZZAdi quello che ripetiamo da oltre un anno, ossia ad una vera e propria emergenza abitare. L’aumento dei prezzi, i costi energetici, un’inflazione mai controllata dal Governo che ha eroso il potere di acquisto degli stipendi dei lavoratori, sono confermati da questi dati. Se guardiamo ai numeri vediamo che nella sola Milano i provvedimenti di sfratto emessi per morosità sono stati 1.489 mentre nelle provincie della Lombardia 4.262. E’ chiaro che in questi numeri non ci sono solo alloggi di edilizia popolare. Siamo di fronte a lavoratori che pur avendo un lavoro e uno stipendio sono poveri e continuano ad esserlo, obbligati a lasciare la loro abitazione per i costi eccessivi che non riescono più a sostenere. Parliamo di lavoratori che percepiscono tra 1000 e 1400 euro al mese con affitti che assorbono tra il 60 e 70 % dello stipendio. E tutto questo avendo davanti una platea di 20 mila alloggi sfitti di proprietà di Aler (e MM a Milano). A breve si terrà il forum rigenerazione urbana promosso dal Comune di Milano e ribadiremo anche li le nostre proposte. Basta slogan e passarelle. Prima di parlare di quartieri salotto e di decreti Salva Milano sarebbe davvero utile pensare a chi lavora, produce e tiene in vita le città e la ricca Lombardia ed è costretto, per situazioni incolpevoli, a lasciare l’abitazione perché non riesce a pagare l’affitto. Siamo davanti a lavoratori fantasma, precari e fragili. Persone che ogni mattina si alzano all’alba per far girare una regione e che vengono trattate come se fossero gli ultimi del paese. Che risposte da la politica all’emergenza sfratti? Come intervengono Governo, Regioni e Comuni? La manovra su cui sta lavorando il Governo comprende un piano casa lavoratori? Le imprese stanno analizzando la situazione>>.

Il numero uno della UIL lombarda, mentre ricorda le parole dall’Assessore Regionale con delega alla casa, che definì “coloro che non rispettano la legalità e non versano il canone”, lavoratori e inquilini, che sotto palazzo Lombardia, manifestavano per il diritto alla casa, auspica inchieste per chi specula sugli affitti. <<Stiamo assistendo in questi giorni – conclude VIZZA – a proclami da parte della politica regionale e comunale per mettere a disposizione case ai lavoratori. Una proposta che la Uil Lombardia ha fatto da tempo anche ai Sindaci dei Comuni capoluogo e ad ANCI Lombardia e che è nostra intenzione far diventare una campagna. Servono azioni attraverso i PGT dei Comuni con interventi sovracomunali a visione decennale. Allo stesso tempo, dopo le indagini della Procura di Milano sullo sfruttamento dei lavoratori nella logistica, nella moda, sui grattacieli e l’inchiesta Stadio San Siro, speriamo, con l’aiuto degli Enti Locali, che si inizi ad intervenire su chi specula sugli affitti. Nei prossimi giorni la UIL Lombardia scriverà ai Consiglieri Regionali, in maniera bipartisan, per condividere un’azione comune sul tema Casa, Abitare e Affitti>>.