Emergenza abitare a Como. Piano casa per i lavoratori. Il dibattito a “L’isola che c’è”

Prezzi alle stelle anche a Como e nel Lario. Persone che dormono in auto a Olgiate Comasco perché non hanno alloggio. Serve un PIANO CASA per LAVORATORI, STUDENTI e ANZIANI. Da Regione e Comuni servono misure strutturali

 Il Coordinamento Uil del Lario coinvolge sindaci ed esperti e organizza un dibattito sul tema della casa e abitare all’Isola che c’è. Nel pomeriggio di sabato sono intervenuti Angelo Orsenigo, consigliere PD di Regione Lombardia, Gianpaolo Folcio direttore dell’ Azienda Sociale Comasca e Lariana (in sostituzione di Martina Gammella) Silvano Molteni presidente della Cooperativa Edificatrice per le abitazioni degli operai di Como (che gestisce quasi 1000 appartamenti) Michele Roda vicepresidente confcoooerative Insubria ed Enrico Vizza segretario generale UIL Lombardia. Il dibattito è stato moderato dal coordinatore Uil Lario Dario Esposito.

Nel corso dell’incontro è stato confermato, come accade in tutta la Lombardia, quanto, ormai, Como sia sempre più vicino ai problemi di Milano: affitti alle stelle e acquisti impossibili che portano i lavoratori di molti settori essenziali come il personale sanitario, gli insegnati, ma anche i dipendenti pubblici, a rinunciare, in molti casi, al posto perché non si possono permettere una casa.

Da qui la necessità di prezzi calmierati da un lato anche attraverso un welfare aziendale che permetta ai lavoratori di affittare un alloggio (Piano casa ai lavoratori) e dall’altro la certezza di trasporti efficienti che consentano gli spostamenti a chi vive nell’hiterland dei capoluoghi di provincia.

Il dato più drammatico lo ha evidenziato il sindaco di Olgiate Comasco che ha dichiarato che il suo comune sta facendo di tutto per il tema abitare, ma che c’è anche chi, non potendosi permettere un alloggio dorme in auto.

<<Quello dell’abitare – sottolinea Simone Moretti sindaco di Olgiate Comasco – è davvero un grosso problema per gli insegnanti, per i sanitari, ma più in generale per tutte le persone. Purtroppo, da sindaco, ho un paio di casi conosciuti di persone che vivono in macchina, pur avendo un lavoro e un reddito e nel 2024 una cosa del genere non è concepibile assolutamente. Dobbiamo lavorare insieme per trovare davvero delle soluzioni. Spendere e 700 o 1000 euro al mese contando su uno stipendio minimo può essere di 1200 o 1300 euro non è concepibile. Così si dovrebbe vivere d’aria. Per il resto vive per pagare la casa e non è questa la politica che vogliamo>>.

 

Allarmato e pronto alla battaglia il coordinatore UIL Lario Dario Esposito. <<Dai dati Istat diramati questa settimana– dice Esposito– Como è il secondo capoluogo di provincia di Regione Lombardia per rincari rispetto al 2023. Da un recente studio Uil si evidenzia che è la sesta città in Italia per caro affitti. Como sta vivendo il problema dell’accesso alla casa tanto quanto Milano e Roma. E questo non è un problema nato oggi. Sono anni che si registra un’emergenza ma non solo sul caro prezzi, ma anche sull’abitare>>.

 

Il segretario generale della UIL Lombardia Enrico Vizza non ha dubbi in merito e rilancia il piano casa ai lavoratori. <<Oggi abbiamo città come ad esempio Milano- dice Vizza –  ma non solo Milano, che si stanno spopolando dai propri cittadini che vanno a vivere fuori città perché non sono più sostenibili i costi d’affitto ma paradossalmente abbiamo le città che hanno la necessità di avere lavoratori in loco. Oggi va governata subito questa emergenza, ma è necessario anche pensare al futuro. Secondo noi si devono recuperare tutti gli immobili che sono di edilizia popolare gli immobili di cosiddetti Aler. Si parla di 18.000 ma fossero anche 1000 questo sarebbe un grandissimo passo davvero. E poi attraverso la revisione dei PGT si deve rigenerare e recuperare. Ma specifico che per noi rigenerazione urbana non vuol dire rigenerare con un housing sociale da 5.000 € al metro quadrato! Vanno recuperati gli edifici attraverso progetti sovracomunali. Da Governo e la Regione serve una maggiore attenzione e investimenti a supporto della Cooperazione . Il sindacato, la UIL c’è il e ha le idee chiare: Case ai lavoratori anche all’interno del welfare aziendale con la contrattazione di II° livello .

E soprattutto utilizzo degli extraprofitti degli Operatori immobiliari, che si sono arricchiti speculando, da destinare a immobili di edilizia sociale>>.

 

Sul tema Aler interviene il consigliere regionale di opposizione Angelo Orsenigo. <<Da parte di Regione Lombardia- dice Orsenigo –  ci serve una sburocratizzazione nell’assegnazione degli immobili perché non è pensabile che in un anno ne vengano assegnati 85 rispetto alle esigenze che ci sono e alle disponibilità di immobili che devono essere assegnate e che invece restano lettera morta. Auspico che si possa arrivare ad un accordo per far si che vengano assegnati degli alloggi a chi ha bisogno con un prezzo calmierato che derivi da sconti dovuti a interventi o piccoli contributi effettuati dagli stessi inquilini assegnatari>>.