Lombardia: 62.946 infortuni, 62 morti sul lavoro
L’Inail, nel report reso noto oggi, conferma l’aumento sulle denunce di infortunio nel complesso presentate all’Istituto nei primi cinque mesi dell’anno.
A livello nazionale le denunce di infortunio sul lavoro presentate sono state 323.806, in aumento del 47,7% rispetto i primi cinque mesi del 2021, delle quali 364 con esito mortale. I dati rilevati evidenziano un incremento significativo delle denunce di infortunio sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro (+49,4%), che in itinere (+34,2%). In aumento anche le patologie di origine professionale denunciate, 25.593 (+7,0%).
In Lombardia le denunce di infortunio presentate sono state 62.946, in aumento del 52,5% rispetto i primi cinque mesi del 2021, delle quali 62 con esito mortale (+10,7%). Le denunce di malattia professionale sono state 1.382, in aumento del 16% rispetto il 2021.
“L’incremento delle denunce purtroppo non ci coglie di sorpresa, considerati i richiami e le richieste specifiche che da mesi stiamo portando all’attenzione delle Istituzioni, degli Enti deputati alla vigilanza e controllo, delle Associazioni datoriali” – dichiara Eloisa Dacquino, Segretaria confederale UIL Milano e Lombardia – “ Si continua a morire nei cantieri per mancato rispetto delle norme e per l’assenza di controlli, si muore ogni giorno nei luoghi di lavoro perché la logica del profitto prevale e continua a prevalere sulla vita delle persone. Mancano investimenti, manca soprattutto la volontà di agire concretamente per arrestare questa strage che quotidianamente si consuma sulla pelle dei lavoratori”. “ I cantieri aumentano quotidianamente per le opere finanziate dal PNRR e nella nostra Regione sono destinati ad aumentare ulteriormente per le opere di trasformazione urbanistica ed edilizia già programmate: se non si interviene con urgenza, potenziando in primo luogo i controlli, gli infortuni saranno destinati ad aumentare.”