Lombardia, nel primo trimestre 23.900 denunce di infortunio sul lavoro di cui 27 con esito mortale.

L’ Inail ha pubblicato i dati delle denunce di infortunio e di malattia professionale riferite ai primi tre mesi dell’anno.
Per quanto attiene la nostra regione, le denunce presentate nel periodo gennaio-marzo 2021 sono state 23.900 con una diminuzione del 6,98% rispetto lo stesso periodo del 2020 (risultano 128.671 quelle nazionali); considerevole l’aumento delle denunce di infortunio in occasione di lavoro per il settore servizi di informazione e comunicazione (+87,50%), sanità e assistenza sociale (+42,28%), attività professionali, scientifiche e tecniche (+50,99%). Il maggior numero di infortuni è avvenuto nella provincia di Milano con 7.883 denunce presentate, seguita da Brescia con 3.193 casi e Bergamo con 2.548.

Aumentano gli infortuni con esito mortale: sono 27 in Lombardia nel primo trimestre, 6 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (185 i casi a livello nazionale).

In aumento i decessi in occasione di lavoro nei settori delle costruzioni, attività di servizi di alloggio e ristorazione, estrazione di minerali, servizi di informazione e comunicazione.

 

Questi dati – dichiara Eloisa Dacquino, Segretaria UIL Milano e Lombardia –  cui si sommano le oltre 43mila denunce di infortunio sul lavoro da Covid da inizio pandemia, ci consegnano uno scenario tragico e inaccettabile, che testimonia l’urgenza e la necessità di intervenire per garantire che la vita e la sicurezza di lavoratrici e lavoratori siano tutelate. Occorre concretamente rendere prioritaria la protezione e la sicurezza delle persone che ogni giorno si recano al lavoro per vivere, non per morire. Serve un patto condiviso, forte, con le associazioni datoriali, gli enti preposti alla vigilanza, per quello che deve essere obiettivo comune: l’azzeramento totale degli  infortuni e delle morti sul lavoro”.

 

Clicca sui Link per il report grafico realizzato dal nostro dipartimento e il commento ai dati.