Crescono le denunce di infortunio da Covid-19
Non si arresta il numero di contagi da covid-19: il 13esimo report nazionale elaborato dall’Inail conferma il maggior impatto della seconda ondata della pandemia anche in ambito lavorativo.
I contagi sul lavoro denunciati alla data dello scorso 31 gennaio ( periodo di riferimento gennaio 2020 – 31 gennaio 2021) sono 147.875 sul territorio nazionale, pari a circa un quarto delle denunce complessive di infortunio pervenute all’Inail dall’inizio del 2020 e al 5,8% dei contagiati nazionali totali comunicati dall’Istituto superiore di sanità (Iss) alla fine di gennaio. I casi in più rispetto ai 131.090 del mese precedente sono 16.785 (+12,8%).
I casi mortali rilevati al 31 gennaio sono 461, circa un terzo del totale dei decessi denunciati dal gennaio 2020, con un’incidenza dello 0,5% rispetto al complesso dei deceduti nazionali da Covid-19 comunicati dall’Iss alla stessa data.
L’incidenza regionale sul dato nazionale è del 27,1%, confermando che la Lombardia rimane la regione col maggior numero di casi di contagio denunciati in Italia dall’inizio dell’epidemia (40.076 denunce).
Analogamente per l’incidenza tra gli esiti mortali con il 35,4 % (163).
Numeri che non solo preoccupano ma che sono sottostimati rispetto alla platea di lavoratori non ricompresi nelle statistiche Inail perché non assicurati con l’Ente.
“Sui luoghi di lavoro occorre mantenere alta l’attenzione sul rispetto dei protocolli e della normativa in materia di salute e sicurezza – dichiara Eloisa Dacquino, Segretaria UIL Milano e Lombardia – troppe lavoratrici e lavoratori stanno pagando con la loro vita la scarsa attenzione per le misure di prevenzione e protezione”.
In allegato nota di approfondimento: 19feb2021-denunce-covid-Inail