20 maggio senza muri
CGIL CISL UIL di Milano sono concretamente impegnate da anni, con le proprie politiche ed azioni di tutela dei diritti di tutti i lavoratori e di tutti i cittadini, a prescindere dalla loro provenienza, dalla religione professata, dal genere, o dal colore della pelle, nel promuovere il rispetto delle differenze e per la costruzione di una società che ponga al centro l’integrazione e la convivenza delle persone, rifiutando qualsiasi intolleranza o discriminazione.
Per questo motivo abbiamo aderito alla manifestazione 20 maggio senza muri, condividendo la necessità di superare la legge Bossi Fini, di approvare quanto prima la legge sulla cittadinanza e di rendere efficiente il sistema di accoglienza dei migranti, convinti che la nostra città rappresenti da sempre, con la propria storia, un esempio di società aperta e multietnica, nella logica dei diritti e doveri. Presenti oggi alla manifestazione, molti dirigenti e funzionari UIL insieme al Segretario Generale Danilo Margaritella.
Un corteo lunghissimo e colorato è sfilato Da Porta Venezia, Porta Nuova fino al Catello Sforzesco (Piazza del Cannone).
La foto scattata dal furgone di Radio Popolare in testa al corteo, rappresenta bene che l’obiettivo di avere in corteo almeno 10.000 persone è stato largamente superato consegnando, dopo Barcellona, un impegnativo testimone ad altre città europee, come ha ricordato Beppe Sala, Sindaco di Milano, dal palco.
Non solo, ha ricordato come una città come Milano, che vuole essere sempre più grande, in corsa con le altre grandi città europee, non vuole scordare la sua cultura di inclusione e di solidarietà. “Nel lavorare per fare di Milano una città sempre più grande, non volterò mai la faccia da un altra parte rispetto alla tradizione cosmopolita di Milano di essere solidale e inclusiva”. Senza dimenticare ovviamente tutti i problemi che la città vive. “Anche i militari feriti alla stazione centrale, glielo avessero chiesto, avrebbero condiviso la manifestazione di oggi”.
Chi è nato in Italia, ha studiato in Italia, vive in Italia, è italiano, ha ricordato Pietro Grasso Presidente del Senato dal palco
Non è ovviamente una sola manifestazione che sradica xenofobia e razzismo, che vanno combattuti in ogni caso con manifestazioni pacifiche e con comportamenti delle istituzioni e dei cittadini che mettano all’angolo i facili populismi e le frasi da sottocultura dei social network