Pubblica Amministrazione. Via al Referendum per un giusto contratto

UILPA, FPCGIL e USB “aprono le urne” fino al 21 dicembre, per un Referendum rivolto a tutto il personale del Comparto Funzioni Centrali. Un’iniziativa che risponde ad una vera e propria delusione della trattativa tenuta all’ARAN e conclusa lo scorso 6 novembre, con una pre-intesa sottoscritta dal 53% delle Organizzazioni Sindacali rappresentative. Un evento che non ha precedenti, così come la divisione dell’unitarietà confederale, visto che la CISL è uscita dalla triplice.

Il Referendum, attraverso la consultazione diretta e democratica delle lavoratrici e dei lavoratori, è finalizzato a dimostrare la contrarietà rispetto ad un CCNL che, secondo la UILPA, offende ed umilia pesantemente i pubblici dipendenti, già in condizioni svantaggiate per le annose e mai risolte carenze di tutti gli organici. Lo scenario è così presentato dal Segretario Generale UILPA Lombardia, Gian Luigi Madonia:da oggi, tutto il personale interessato al CCNL Funzioni Centrali può essere protagonista del proprio futuro, dicendo NO ad un contratto che ne umilia la professionalità e la pone come ultima ruota del carro rispetto al restante mondo del lavoro contrattualizzato. Un dipendente pubblico italiano è quello meno pagato in Europa, con lo stipendio più basso del 30% rispetto agli omologhi europei. Nessuno si preoccupa di questo squallido primato e di una categoria che, nei fatti, tiene in piedi il sistema dei servizi del paese. L’aumento medio previsto di 141 Euro, non risponde neanche ad un 1/3 della perdita del potere d’acquisto dall’ultimo triennio siglato. Peggio del peggior contratto già siglato nei mesi scorsi, ossia quello delle Poste che ha riconosciuto un aumento medio di 230 Euro” – prosegue con la cruda realtà Madonia – “ultimo in Europa, con carenze d’organico che, in alcuni settori, arrivano anche al 70%, svenduto al ribasso anche da chi dovrebbe tutelarli, il personale della Pubblica Amministrazione, già perseguitato dalle scelte politiche degli ultimi 20 anni, oggi è stato letteralmente umiliato, calpestato nella dignità da una incredibile incoerenza, politica e sindacale. Da un lato, quelli che in pandemia definivano “angeli” e “eroi” tutti coloro che non si sono mai fermati, garantendo i servizi ai cittadini, dall’altro, quelli che sottoscrivono piattaforme unitarie di proposte CCNL e poi se le rimangiano. Quindi convintamente voteremo NO a un contratto che volta le spalle a chi merita rispetto e che non fa alcun passo in avanti neanche sugli aspetti normativi e prerogative sindacali”

Sull’iniziativa di Categoria, interviene anche il Segretario Generale della UIL Lombardia, Enrico Vizza, che commenta “Sosteniamo da sempre le istanze di tutte le categorie e in questo momento quella che sta portando avanti a UIL PA nella battaglia per il contratto Collettivo Nazionale. Ai rappresentanti del Governo, che dai palchi nazionali sottolineano che sono loro a difendere i lavoratori, non mandiamo a dire che è giunto il momento di pensarci seriamente a farlo, visto che come datore di lavoro sono latitanti e giocano con la dignità e i diritti di tutti i lavoratori. Si impegnino a sottoscrivere un contratto davvero dignitoso e prevedano una contrattazione decentrata di secondo livello per far fronte a tutte quelle problematiche, vedi caro affitti, che fanno andare deserti i concorsi. Davanti alle proposte di un datore di lavoro sordo che vorrebbe difendere i lavoratori, con l’elemosina, la UIL Lombardia dice No alle proposte formulate. E sarà al fianco UILPA