Sciopero Generale a Milano: le parole del Segretario Generale Enrico Vizza

IL SEGRETARIO DELLA UIL LOMBARDIA VIZZA ATTACCA IL GOVERNO E NON DIMENTICA MILANO, REGNO DELLA SPECULAZIONE E DELLE INCHIESTE URBANISTICHE

Vizza “Abbiamo il compito morale e materiale di garantire la tenuta sociale del paese. Il Governo di accusa di fare politica? Si quella sindacale a favore dei lavoratori. Il PNRR? A livello territoriale dico che quando non c’è trasparenza e si fanno certe scelte si impoveriscono le persone e i lavoratori

Dal Palco di Piazza San Babila Enrico VIZZA, Segretario UIL Lombardia esordisce citando il Blasco…..SIAMO ANCORA QUA. Perché il numero uno della Uil ricorda a “Giorgia e Matteo” che si è in piazza ancora una volta per rivendicare la giustizia sociale, un lavoro dignitoso, il recupero del potere di acquisto, un fisco equo, e il rinnovo dei contratti scaduti.

Si è in piazza ancora per difendere chi ha perso il 17% del potere d’acquisto dei salari, per un’inflazione mai controllata dal Governo, per una sanità che perde pezzi a causa dei finti investimenti del Governo.

<<Solo in tema di sanità, oltre ai mancati rinnovi dei contratti, agli investimenti sul personale, l’anno scorso 2 milioni e mezzo di persone – attacca VIZZAhanno rinunciato a curarsi per motivi economici, perchè non si possono permettere la Sanità Privata. Il Governo e la politica hanno sulla coscienza chi non si è curato e non si cura, e che mette a rischio la propria salute e la propria vita. In questo paese le cose non vanno come le stanno raccontando i cari Ministri. Giorgia e Matteo ci hanno definito “ridicoli di sinistra e fondamentalisti” sottolineando che facciamo politica. A loro ricordo che non hanno il minimo rispetto per le persone, i lavoratori che in giornate come queste rinunciano al proprio salario per chiedere di cambiare una manovra che da più parti è contestata. Mi domando con che faccia si intestano la riduzione del Cuneo Fiscale, figlio della nostra mobilitazione, che non hanno il coraggio di rendere strutturale. L’Europa contesta la flat tax e oltre 20 condoni e a Palazzo Chigi fanno ancora finta di nulla e dimenticano che strade pubbliche, i servizi pubblici, le scuole, gli asili, la sicurezza delle persone, sono garantite dall’IRPEF, che pesa per l’80% su lavoratori e pensionati. Sono stati chiesti provvedimenti per la detassazione degli aumenti contrattuali e ci dite che non ci sono risorse. Interventi sulle pensioni, e avete peggiorato opzione donna e l’ape sociale, nessun pensiero ai giovani e al futuro (negli ultimi 2 anni 100 mila ragazzi hanno lasciato l’Italia, la Patria). Non vediamo politiche industriali degne di questo nome. Noi abbiamo chiesto l’uso degli extraprofitti e loro hanno chiesto un prestito alle banche. Ebbene se tutto questo è fare politica allora si noi facciamo politica, quella sindacale per il bene dei lavoratori>>.

Poi il numero uno della UIL, dopo un attacco alle associazioni datoriali che critica per il mancato rinnovo dei contratti (“20 contratti non ancora rinnovati a livello nazionale, 7 milioni di lavoratori, non decolla la contrattazione di secondo livello e la contrattazione concentrata anche per il pubblico impiego”) punta il dito sul territorio e su Milano in particolare.

<<Avevamo visto nel PNRR –  conclude VIZZAuna opportunità per i territori, per i comuni, per le comunità che hanno richiesto diverse risorse, ma manca ancora, nonostante infiniti solleciti, la relazione di come sono stati investiti i fondi e quali sono le ricadute. A partire dal Comune di Milano che a tutt’oggi non ha garantito una trasparenza sull’utilizzo delle risorse. Comune che sembra sposare la linea del governo volta a impoverire i cittadini. Si perché quando si pensa a decreti per sanare le pratiche contestate dalla procura sulla rigenerazione urbana e non si incassano 170 milioni di oneri allora si stanno privando i cittadini di servizi essenziali come una casa che non si trova. E in tema di trasparenza non dimentichiamo anche come sono stati fatti alcuni affidamenti con un ribasso sui costi della manodopera e sicurezza. Affidamenti che il TAR ha bocciato e su cui il Comune non ha dato riscontro alle richieste sindacali. È un modello strutturale quello di affidare appalti PNRR con ribasso sui costi della manodopera nei Comuni? Sono solo alcuni esempi per dire che anche queste situazioni portano a impoverire ancora di più i cittadini e i lavoratori. Qualcuno ha parlato di “inciucio con il Governo”. Noi siamo e saremo sempre al fianco dei magistrati che interverranno per fare rispettare legalità e trasparenza. Abbiamo il compito di garantire la tenuta sociale del nostro paese con il compito di far cambiare strada al Governo>>.

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