Uil Lario a Olgiate Comasco raccoglie le firme

Dario Esposito: “Spieghiamo ai cittadini il perché è importante firmare per abolire una legge iniqua”

Riccardo Cutaia: “L’autonomia differenziata rischia di creare contraddizioni e incertezze, vanificando gli sforzi fatti a livello nazionale”

Massimo Coppia “La sanità rischierebbe un ulteriore collasso anche nella florida Lombardia”

Piazza Italia a Olgiate Comasco ospita domani, oggi, il gazebo del Coordinamento Territoriale UIL Lombardia e delle categorie UIL per la racconta delle firme per il referendum abrogativo della legge Calderoli.

Il coordinamento territoriale e tutte le categorie UIL coinvolgeranno la popolazione spiegando loro le ragioni del No a una legge iniqua che rischia di mettere in ginocchio lavoratori e cittadini.

Così la mobilitazione dopo Lecco toccherà anche Olgiate Comasco, e toccherà poi venerdì 9 Colico. E come a Como anche a Olgiate il coordinamento Uil del Lario con le categorie incontreranno i cittadini spiegando le ragioni della firma e saranno a disposizione con il certificatore per la validazione delle firme.

E’ lo stesso Coordinatore Territoriale UIL Dario Esposito a commentare la prima giornata a Lecco

<<Spieghiamo ai cittadini il nostro punto di vista – sottolinea il coordinatore UIL Lario Dario Esposito – le preoccupazioni e le possibili ricadute negative su lavoratori, pensionati e famiglie, molte delle quali rappresentate dal Sindacato, evidenziando diverse problematiche. Se partiamo dal lavoro dobbiamo considerare che già oggi vi sono norme differenti sulla gestione del mercato e delle politiche attive e passive. Con l’autonomia differenziata queste differenze diverrebbero insormontabili. È assurdo pensare che un titolo di studio o un corso professionale possa non essere riconosciuto a un lavoratore o studente lombardo che si trasferisce in Emilia Romagna. A ciò si aggiunge che l’autonomia comporterà la fine dei Contratti nazionali e della Previdenza Integrativa nazionale e di contratto. Ogni regione avrà regole differenti e la contrattazione sarà delegata a livello regionale, con un indebolimento della contrattazione stessa e il rischio di un ritorno alle gabbie salariali >>.

<<I contratti collettivi nazionali (CCNL) – spiega il segretario generale Feneal Lombardia Riccardo Cutaia – seguiti dalla FENEALUIL e per i quali abbiamo avanzato le piattaforme di rinnovo, includono diverse misure per la tutela dei lavoratori penso ad esempio a quelle sul caldo estremo. Tuttavia, l’autonomia differenziata rischia di creare contraddizioni e incer- tezze, vanificando gli sforzi fatti a livello nazionale. È fondamentale che ci sia una risposta concreta da parte delle istitu- zioni attraverso tavoli tecnici e politici che coinvolgano tutte le parti sociali. Ad oggi, però, non abbiamo visto soluzioni adeguate,” continua Cutaia. “Le recenti misure introdotte dal Governo, pur essendo un passo avanti, sono state criticate per essere insufficienti e tardive. Non possiamo accontentarci di provvedimenti emergenziali che non risolvono il problema alla radice

<<La sanità – dichiara Massimo Coppia, Segretario Generale Uilfpl Lario-Brianza – in Lombardia nell’emergenza Covid ha tenuto per la grande professionalità dei Lavoratori, ma soprattutto dagli aiuti statali che sono stati assegnati. Bisogna ricordare che la Lombardia era carente di tute e maschere FFp2, e che se non fosse intervenuto lo stato centrale, la sanità sarebbe crollata. Inoltre, molti medici, infermieri e sanitari sono venuti da fuori regione ad aiutarci. Pensiamo cosa potrebbe accadere se ci trovassimo di fronte a 20 sistemi sanitari differenti>>.