Recupero delle prestazioni sanitarie: in regione risorse insufficienti

Nel piano previsto il recupero di meno della metà delle prestazioni perse durante la Pandemia da Covid

Salvatore Monteduro: “Va assolutamente implementato il personale che è sottoposto a carichi di lavoro eccessivi”

Per la UIL Lombardia potrebbe essere positiva la delibera per il recupero delle prestazioni sanitarie adottato da Regione Lombardia il 26 febbraio 2024 con la Delibera n° XII/1939 e far fronte ad uno dei più significativi problemi della sanità lombarda.
Potrebbe, però, se non altro perché non è in grado di colmare il deficit che si è creato.

In primis, l’allocazione di 50,9 milioni di euro, destinati al finanziamento del piano di recupero come spiega il segretario confederale Salvatore Monteduro. <<Non si tratta di una risorsa aggiuntiva proveniente dal fondo sanitario regionale ma sono soldi non spesi negli anni precedenti. Inoltre analizzando la delibera ci si rende conto che su 53.186 prestazioni di ricovero programmate e non erogate nel periodo 2020-2022, si prevede il recupero di soli 23.580 interventi nel 2024, lasciando inevasi 29.606 trattamenti. Questa discrepanza evidenzia una criticità notevole nel piano di recupero, che rischia di lasciare numerosi cittadini lombardi ancora in attesa delle cure necessarie>>.

E per ovviare a questi aspetti la UIL Lombardia sottolinea la necessità di far fronte alla persistente carenza di personale specializzato come i medici anestesisti e tutti gli altri operatori sanitari che sono sovraccaricati di lavoro. <<Queste problematiche – continua Montedurose non adeguatamente risolte, continueranno a limitare la capacità del sistema di rispondere efficacemente alle esigenze sanitarie della popolazione. In questo contesto, invochiamo un’azione decisa da parte della Regione Lombardia per implementare una pianificazione delle risorse umane che affronti in modo strutturato la carenza di personale e valorizzi il lavoro degli operatori sanitari oltre che l’adozione di misure per prevenire la fuga dei professionisti dal sistema sanitario regionale. Come sempre siamo più che disponibili a offrire il nostro impegno a collaborare con la Regione Lombardia e tutte le parti interessate per identificare soluzioni efficaci e sostenibili, al fine di superare le attuali sfide e garantire un servizio sanitario all’altezza delle aspettative dei cittadini lombardi>>.