Casa a Milano: la Uil e le categorie incontrano l’assessore Maran

Enrico Vizza: “L’incontro ha chiarito alcuni nodi. Il 5 luglio il confronto con l’Assessore e i Segretari Generali delle categorie UIL. Si deve puntare ad avere un vero diritto all’abitare per tutti valorizzando esperienze e il modello casa per i lavoratori – aziende ed Ente Pubblico”

Palazzo Lombardia deve costruire un piano decennale di Edilizia Sociale , riqualificazione e valorizzazione del Patrimonio parole chiave

 

Un incontro franco tra l’assessore Pierfrancesco Maran e il segretario Generale Uil Lombardia Enrico Vizza per fare chiarezza sul progetto “Casa ai Lavoratori” e sul tema dell’abitare a Milano, dopo le critiche delle scorse settimane arrivate dal sindacato a seguito delle iniziative degli studenti con le “tende”.

Con una media salariale a Milano che segna quasi 35mila euro per lavoratore, contro una media lombarda che varia tra i 26.500 e i 28mila euro, il costo degli affitti a Milano è inavvicinabile per i lavoratori con una media che varia da 1300 a 1.500 euro al mese mentre per l’acquisto si parla di 5-6 mila euro al metro quadro di media per appartamenti di 85 mq (in centro citta la media va da 7 a 10 mila euro).

Milano si conferma, così, una città che non consente di poter sostenere un affitto e men che meno un mutuo, anche perché l’inflazione e la speculazione mordono in maniera esorbitante. Le “case pubbliche”, a Milano sono il 10% del totale: tante rispetto alla media nazionale (4%), ma metà della media europea. Servirebbe, così, tornare a quel finanziamento strutturale dello Stato che si è esaurito dagli anni Novanta per le case popolari.

Il comune mette in campo il progetto “Casa ai Lavoratori” in cui, negli obiettivi di Palazzo Marino, vengono assegnati un certo numero di appartamenti di proprietà pubblica, attualmente sfitti, che saranno riservati in affitto a lavoratori con Isee fino a 26mila euro. I nuovi inquilini dovranno occuparsi della ristrutturazione che sarà in parte dedotta dai costi della locazione agevolata. In questo modo sarà possibile affittare gli appartamenti a circa metà del prezzo di mercato. Le case sono situate soprattutto nei quartieri Gallaratese, Niguarda e Barona. <<Un progetto pilota in Italia a cui dovrebbero partecipare più soggetti (aziende, enti bilaterali, Istituti Previdenziali e Fondazioni presenti nel Comune di Milano>> dice Vizza .

Lo stesso progetto però non scioglie i nodi che si sono formati negli stessi quartieri: quello delle occupazioni abusive per necessità cosa per cui il sindacato si è battuto e continua a battersi per costituire un vero diritto all’abitare per tutti.
Da qui il confronto voluto dell’Assessore che ha portato ad un incontro il prossimo 5 luglio con il sindacato le categorie per trovare soluzioni adatte a dipendenti e lavoratori, ma anche a chi, pur avendo un lavoro, ha un Isse ancora più basso. Gli obiettivi sono di arrivare a pensare ad una entità che non si limiti a gestire il patrimonio di edilizia comunale oggi affidato a MM ma lavori per allargarlo, arrivando a 25 mila alloggi popolari assegnati e a 10mila in housing sociale nei prossimi anni.

<<Noi – ha sottolineato il segretario generale Uil Milano Lombardia Enrico Vizzanon faremo mancare il nostro supporto al confronto e alle iniziative che mettono al centro la questione casa, abitare e affitti. L’incontro che ha voluto l’Assessore Maran è stato importante e ha portato a concordare di rivederci molto presto con tutti i Segretari Generali delle categorie UIL Lombardia Milano che si terrà il prossimo 5 Luglio. Auspichiamo che anche Palazzo Lombardia affronti la questione casa, abitare e affitti con un progetto e una visione decennale>>.