“VOGLIAMO IL REATO DI OMICIDIO SUL LAVORO”
1 MAGGIO A MILANO: DAL PALCO DI PIAZZA DELLA SCALA LA UIL DENUNCIA LA MANCANZA DI SICUREZZA DEL LAVORO E SOLLECITA COMUNE E REGIONE
Enrico VIZZA: “Chiediamo di istituire il reato di omicidio sul lavoro. Serve una Procura nazionale del lavoro che si occupi solo di Lavoro, Salute, Sicurezza e Legalità”
Dal palco di piazza della Scala dove CGIL, CISL e UIL Milano hanno celebrato la festa dei lavoratori il Segretario Generale UIL Milano Lombardia, Enrico Vizza ha lanciato il suo monito sulla Giornata della Festa dei Lavoratori .”Guai se qualcuno pensa di cambiare il senso di una giornata che si celebra in gran parte del mondo, il 1 maggio per rivendicare e migliorare il lavoro “.
E sulla sicurezza Vizza è intervenuto alla luce dei recenti dati Inail che nella sola Lombardia danno numeri sconvolgenti con state 28.087 infortuni di cui 34 con esito mortale.
Una strage quotidiana che si compie nel silenzio assordante della politica, una emergenza che deve essere affrontata con investimenti, programmazione e rafforzamento dei sistemi di prevenzione e controllo.
<<Chiediamo che venga istituito il reato di omicidio sul lavoro. Serve una Procura Nazionale del Lavoro che si ocupi di lavoro, salute, sicurezza, regolarità e legalità>>.
E l’affermazione del numero uno della UIL lombarda è rafforzato da un elenco di richieste che i sindacati hanno fatto e continuano a fare alle istituzioni, comunali, lombarde e nazionali.
<<Sembra – dice Vizza– un lungo elenco della spesa che si allunga sempre più perché chiediamo miglioramenti e incisività degli interventi, ma veniamo inascoltati salvo poi vedere i nostri politici contriti e sconvolti ad ogni morto. Vogliamo che si faccia formazione svolta sul luogo di lavoro analizzando i rischi, chiediamo un inasprimento delle sanzioni nei confronti di quelle aziende che non si trovano in regola, pretendiamo la Patente a punti per datori di lavoro, la formazione on the job per lavoratori per le attività pericolose finanziata dalla Regione, richiediamo l’assunzione di più ispettori che invece lo stato taglia. Si deve attivare una lotta vera alla criminalità che si infiltra, vanno costruiti tavoli di monitoraggio periodici con le stazioni appaltanti anche pubbliche, come già fatto in passato e che alcuni Comuni, Milano compreso, sembrano aver dimenticato. Inoltre chiediamo l’applicazione dei Protocolli della Prefettura di Milano, che ha sempre dimostrato attenzione e sensibilità su sicurezza e legalità rispetto altri Enti. E ancora, mi rivolgo nuovamente al sindaco Sala, vogliamo conoscere l’entità dei progetti di PNRR e Olimpiadi Milano Cortina prima di contare ancora morti, infortuni e infiltrazioni. Se il confronto con le rappresentanze datoriali è utile per affrontare i problemi sul lavoro, oggi è arrivato il momento di incidere maggiormente con le sanzioni, perchè non è più̀ possibile assistere a queste stragi sul lavoro. Vogliamo il rispetto delle persone, delle previsioni contrattuali e normative. Senza contratti regolari, non solo non si rispettano i lavoratori, ma si contribuisce a favorire l’illegalità, perché́ laddove ci sono risorse economiche, il rischio di infiltrazioni criminali diventa altissimo e con esse viene meno la sicurezza del lavoro>>
Ma Vizza va oltre ed entra anche sul tema delle cosiddette malattie silenziose e alle malattie professionali. <<Non dimentichiamo le malattie professionali quelle cosiddette silenziose, che colpiscono lavoratrici e lavoratori, si manifestano negli anni e sono una tragedia e un costo per lavoratori e famiglie.
Come le malattie da esposizione all’amianto. Nessuno si occupa mai di chi convive con una patologia derivante da malattia professionale. Qualcuno ha mai pensato a quale sia il lungo il calvario dei lavoratori e familiari colpiti da un incidente e come cambia la loro vita? Quanto lo stato si ricorda dei lavoratori che hanno subito un incidente?>>