UIL Scuola: presidio il 25 gennaio
Il sindacato torna in piazza domani alle 9.30 davanti all’Ufficio scolastico regionale di via Polesine a Milano per pretendere il rientro a scuola in presenza e in sicurezza
Uil Scuola torna in piazza al fianco di docenti e studenti. Lo fa per pretendere la ripresa della didattica in presenza e in sicurezza attraverso un presidio (a partire dalle 9.30 di lunedì 25 gennaio) nel massimo rispetto delle disposizioni normative davanti all’ufficio scolastico regionale di via Polesine.
Sul piatto il tema delle dimensioni di classi e organici come nodi da risolvere al più presto mettendoli al centro dell’utilizzo dei fondi europei come sottolinea il segretario generale Uil Scuola Lombardia Carlo Giuffrè <<Istruzione e formazione devono rappresentare i temi centrali nelle scelte di investimento, a partire dalla destinazione delle risorse del Recovery Fund. Ripetere gli stessi errori e ritardi significa mettere in crisi anche il prossimo anno scolastico>>.
La Uil Scuola ha già presentato una serie di proposte concrete in merito a:
– interventi a favore dell’apertura in presenza e in sicurezza delle scuole,
– adeguamento le strutture scolastiche con presidi sanitari che ne diano garanzia
– riduzione di alunni per classe
– costituzione di organici triennali su cui operare immediate immissioni in ruolo del personale precario – introduzione di contratti a tempo determinato triennali.
<<A pochi giorni dalla chiusura delle nuove iscrizioni,– continua il segretario generale di Uil Scuola Lombardia – appare sempre più importante prevedere un numero adeguato di alunni per classe e organici pluriennali. Per questo la Uil Scuola manifesterà per sostenere le ragioni della scuola in presenza e in sicurezza. E le misure per il nuovo anno scolastico, al quale abbiamo il dovere di pensare fin da ora non possono essere prese essere senza attenzione alla sicurezza di studenti e insegnanti>>.
Ma in parallelo e parimenti paritario vi è poi tutto il tema della stabilizzazione del lavoro dei precari e gli investimenti che sono atti propedeutici, per uscire dalla crisi.
<<Una situazione – conclude Giuffrè – nella quale la scuola era scivolata drammaticamente sotto l’attacco di anni di politiche neo liberiste. Ora serve un cambio di rotta politica da realizzare con una azione unitaria, sindacale e sociale, da fare insieme. Il sindacato è pronto a mobilitarsi in un’azione con le associazioni e la società civile, per rivendicare politiche di investimento e di tutela della scuola intesa come sistema statale di istruzione laica e libera da condizionamenti politici e di mercato che mirano ad un condizionamento della scuola dell’autonomia che deve ritrovare l’ambiente ideale per svolgere la propria funzione>>.