Relind, Forum relazioni industriali di Assolombarda
Uil: il capitale umano protagonista nell’ innovazione tecnologica e digitale
Enrico Vizza: “Serve rilanciare le relazioni industriali per Milano e la Città Metropolitana, così come la contrattazione di II° livello ( di gruppo, di filiera, di settore) per la piccola e media industria attraverso una formazione ai lavoratori per affrontare le sfide e la competitività”.
Al primo Forum sulle relazioni industriali a Milano, il tema della partecipazione diretta dei lavoratori ai processi organizzativi, è stata al centro dei lavori della tavola rotonda che ha visto la presenza dei Segretari Generali UIL, CGIL, CISL Milano area Metropolitana.
Secondo il Segretario Enrico Vizza è <<Inevitabile che si debba partire dalla dimensione del sistema produttivo che abbiamo in Italia. Oltre il 90 % delle aziende è tra 1 e 9 dipendenti, e spesso con aziende a conduzione familiare magari con uno o due dipendenti dove operano il 50 % degli addetti. Qualcosa che non è cosa di poco conto, perché serve capire con che metodo e strumenti devono partecipare i lavoratori. Nessun dubbio che il benessere dei lavoratori parta dalle scelte organizzative di un’azienda (doveri e diritti che se condivisi vogliono dire competitività). Questo significa anche avere una produzione sana a partire dalle condizioni di lavoro, così come maggiori situazioni che riguardano la salute, la sicurezza e la stabilità del lavoro. Non sia “partecipazione dei lavoratori e le loro rappresentanze sindacali”, solo quando si deve affrontare una crisi economica, una riduzione di personale o si perde una commessa di lavoro. Cosa che dobbiamo imparare ad escludere rafforzando una partecipazione “sana” proprio partendo dall’assunto che la partecipazione deve sempre partire dalle relazioni sindacali>>.
La ricerca della Fondazione ADAPT presentata dal Dr. Seghezzi, elaborata su un campione di aziende, fa notare come spesso i lavoratori sono costretti ad affrontare i processi produttivi organizzativi calati dall’alto senza un confronto continuo anche attraverso la propria conoscenza del sistema produttivo. Esperienze, come quella presentata dal Prof. Luciano Pero e il Dr. Guerra su Eletrolux in merito alla produzione e alla partecipazione ai processi organizzativi, sono un modello che con la partecipazione delle RSU e il sindacato di categoria, vanno rafforzate .
Vizza entra poi nel merito e analizza quale ruolo debba assumere il sindacato per garantire che i lavoratori non solo siano coinvolti attivamente in tali cambiamenti di partecipazione dei lavoratori nell’organizzazione aziendale.
<<Credo che serva una maggiore e nuova stagione di relazioni sindacali, con una spinta alla contrattazione di 2° livello, di gruppo o di filiera, se si vuole territoriale per settori (oggi a livello nazionale cuba attorno al 26 %, forse in Lombardia attorno al 30 %). Dobbiamo capire che il capitale umano è ancora importante per affrontare e governare l’intelligenza artificiale. Si tratta di una innovazione che non dobbiamo affrontare con paura, ma con la consapevolezza che sia opportunità. Come UIL Nazionale, grazie ad esperti si sta toccando tutto il territorio per discutere e capire anche con esercizi, come sia possibile governare il cambiamento dove al centro ci deve sempre essere la valorizzazione del capitale umano e mi preme specificare che i lavoratori non devono avere due datori di lavoro, il titolare che sia l’AD o il direttore e la IA, anche perché se l’impresa vuole essere competitiva nel mercato non solo regionale, territoriale e nazionale, ma globale , è meglio che il capitale umano, ossia i suoi lavoratori siano i propri alleati. Concludendo ritengo che i processi decisionali, che devono essere in capo all’azienda, debbano essere armonizzati con i lavoratori, anche attraverso una crescita professionale con validi strumenti di formazione periodica. Penso che la contrattazione nazionale e gli strumenti ad essa collegata possano garantire una prosecuzione dei processi partecipativi del Sindacato con i lavoratori. Dall’altro anche gli enti Locali e la Regione attraverso il rafforzamento delle attuali misure legate alla formazione nei confronti dei lavoratori (mi riferisco a bandi e finanziamenti ) se concordati nell’ambito delle relazioni sindacali, possono rendere l’impresa competitiva>>