Personale sanitario in Lombardia: da eroi a fantasmi
Milano 21 ottobre 2022. L’analisi sul personale del Servizio Sanitario Nazionale di AGENAS, ottobre 2022, rileva che il numero di medici che praticavano attivamente la professione anno 2020 in Italia erano 4 medici per 1.000 abitanti, contro 3,17 della Francia ed i 3,03 del Regno Unito. La Spagna aveva un valore simile all’Italia (4,58), mentre in Germania si registravano 4,47 medici per 1.000 abitanti. Quindi, nel nostro paese il rapporto medici/abitanti è superiore 0,2 per 1.000 abitanti rispetto alla media europea.
In lombardia il rapporto medici/abitanti, anno 2020, era di 3,7 per 1.000 abitanti (fonte ISTAT).
Carenza Infermieri Italia-Lombardia rispetto agli standard Europei.
Lo studio mette in evidenza la notevole carenza di Infermieri, in Italia, nel 2020: operavano 6,2 infermieri per 1.000 abitanti, contro i 18 di Svizzera e Norvegia, gli 11 della Francia, i 13 della Germania e gli 8,2 del Regno Unito, presentando un gap di 2,6 infermieri ogni 1000 abitanti rispetto alla media europea.
In lombardia, anno 2020, le professioni sanitarie infermieristiche erano 54.740 (pubblico-privato), con un rapporto di 5,5 infermieri per 1.000 abitanti, con -3,3 infermieri per 1.000 abitanti rispetto alla media Europea.
L’adeguarsi agli standard europei in Lombardia significa incrementare di 33.000 infermieri.
Nelle sole strutture del SSN Lombardo gli infermieri erano 35.859 nell’anno 2020 (3,6 infermieri per 1000 abitanti).
Carenza MMG
Altro elemento che si rileva dallo studio è la carenza di medici di medicina generale (MMG), particolarmente avvertita nelle aree rurali e geograficamente remote.
Negli ultimi anni mentre il numero complessivo di medici è aumentato in quasi tutti i paesi, la quota di MMG è diminuita nella maggior parte dei paesi.
Nell’ultimo decennio diversi paesi hanno incrementato il numero di posti di formazione post-laurea in medicina generale. Tale misura, tuttavia, ha avuto una efficacia limitata, risulta sempre più difficile attrarre un numero di laureati in medicina sufficiente a ricoprire i posti disponibili per la medicina generale. Le motivazioni sembrerebbero legate alla retribuzione e al basso livello di prestigio percepito nel ruolo di MMG.
In Italia dal 2019 al 2021 il numero dei MMG si è ridotto di 2.178 unità e quello dei PLS di 386 unità. Nella sola Lombardia i medici di medicina generale sono diminuiti di 317 unità e PLS di 44. Va ricordato che i Medici di Medicina Generale sono fondamentali e strategici per la valorizzazione della medicina territoriale.
Secondo gli accordi collettivi nazionali, un medico di medicina generale può assistere fino a 1.500 pazienti. Alcune regioni, per ovviare alla carenza di tale figura professionale, hanno aumentato questo limite. In lombardia è possibile arrivare a 1.800 assistiti per medico su base volontaria ed è quella con il maggior numero di assisiti per medico di medicina generale 1408.
Fabbisogno di Infermieri per il potenziamento dell’assistenza territoriale
Ritornando al personale infermieristico necessario per potenziare l’assistenza, tenendo conto dello standard previsto dalla Riforma contenuta nel DM77 (Case della Comunità CdC, Centrali Operative Territoriali COT, Ospedale di Comunità, ADI), in Italia occorrono da un min di 18.851 a un max di 26.251 infermieri, nella sola Lombardia: min 4.104, max 5.174 infermieri.
Assunzioni che non colmerebbero il divario con il resto d’Europa.
<<Il Servizio Sanitario – sottolinea il segretario confederale Salvatore Monteduro – con i suoi operatori sottoposti ad uno stress diventato ormai patologico, non è più in grado di soddisfare a pieno i crescenti bisogni sanitari del Cittadino, basti pensare alle lunghe liste d’attesa per fruire delle prestazioni sanitarie e i pronto soccorso presi d’assalto dai cittadini. Tutto ciò sta determinando la messa in discussione del diritto alla cura. Sempre più spesso i Cittadini si vedono costretti a prestazioni sanitarie a pagamento, ma sono molti i cittadini che non possono permettersele, alimentando le disuguaglianze nel paese. La UIL ritiene che sia urgente intervenire con un piano di assunzioni del personale sanitario adeguato al fabbisogno del sistema. Basta blocchi alla spesa del personale sanitario. Deve essere abolito il numero chiuso ai corsi di lauree di medicina e per il corso di laurea in infermieristica. È necessario innalzare l’importo minimo delle borse di studio e di dottorato allineandole agli standard economici europei. Bisogna adeguare i salari degli operatori del servizio sanitario a quelli Europei>>.