Nuovo incidente mortale. Eloisa Dacquino: “Quante morti ancora dovremo contare affinché dagli impegni e dai buoni propositi si passi ad atti concreti?”
E’ di ieri la notizia dell’ennesimo infortunio mortale: un operaio morto folgorato in provincia di lecco. Sul registro regionale degli infortuni mortali, originato dal flusso informativo delle ATS lombarde, sale dunque a 37 il bilancio dei morti sul lavoro da inizio anno in Lombardia. Una strage inarrestabile, che rende necessario l’adozione di misure urgenti in tema di prevenzione.
<<La Corte dei Conti della Lombardia – dichiara Eloisa Dacquino, Segretaria confederale UIL Milano e Lombardia – in relazione al Rendiconto generale di Regione Lombardia, ha espresso di recente un giudizio netto riguardo le politiche di prevenzione e sicurezza sul lavoro adottate: i dati sull’attività ispettiva forniti da Regione Lombardia mostrano una stasi nel numero delle ispezioni e la flessione del numero delle imprese ispezionate nel 2021 rispetto all’anno della pandemia. Oltre a ciò emerge chiaramente il mancato, efficace utilizzo delle risorse disponibili per il contrasto agli infortuni e morti sul lavoro>>.
<<Un giudizio che conferma l’assenza di incisività e investimenti nelle politiche regionali di prevenzione e controllo, che la nostra Organizzazione denuncia da tempo. Il Consiglio Regionale – conclude Dacquino – ha di recente approvato una mozione che impegna la Giunta a implementare le risorse per la programmazione di iniziative di prevenzione, e attivare un piano di assunzioni di personale dedicato alla prevenzione: quante morti ancora dovremo contare affinché dagli impegni e dai buoni propositi si passi ad atti concreti?>>.