Nuovi dati Inail sui contagi sul lavoro da Covid-19.
Oltre quota 100mila, in Lombardia 31.870 denunce.
Dalla lettura del nuovo report pubblicato dall’ INAIL, aggiornato al 30 novembre 2020, si osserva un incremento generale a livello nazionale dei contagi in ambito lavorativo: sono 104.328, pari al 20,9% del complesso delle denunce di infortunio sul lavoro pervenute dall’inizio dell’anno e al 13% dei contagiati nazionali comunicati dall’Istituto superiore di sanità (Iss) alla stessa data.
Rispetto la precedente rilevazione al 31 ottobre, i casi in più sono 37.547, di cui 27.788 riferiti a novembre e 9.399 a ottobre, evidenziando un impatto più significativo in questa “seconda ondata” delle infezioni da Covid-19 ( quasi 49mila denunce di infortunio rispetto alle circa 46.500 registrate nel bimestre marzo-aprile), in tutti i settori di attività , con una incidenza maggiore nell’ambito socio sanitario e tecnici della salute.
I decessi, sempre a livello nazionale, risultano essere 366 ( periodo preso in esame gennaio- novembre 2020).
L’analisi territoriale conferma che in Lombardia ricade il maggior numero di contagi (il 30,5%, con 31.870 denunce da infortunio), e le province lombarde con il maggior numero di contagi risultano essere Milano (11,9%), Brescia (3,2%), Varese (2,7%) e Bergamo (2,6%). Aumenta la percentuale di decessi del Nord-ovest al 53,8% (il 39,3% in Lombardia, con 144 decessi), e le province lombarde maggiormente colpite risultano essere quelle di Bergamo (11,2%), Milano (8,5%), Brescia (6,8%), Cremona (4,9%).
In sintesi, rispetto alla data di rilevazione Inail del 31 ottobre, le denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19 in Lombardia sono aumentate di 9.751 casi (7.476 avvenuti a novembre, i restanti riconducibili a mesi precedenti), di cui 7 per eventi mortali (3 decessi a novembre).
Il rilevante aumento ha riguardato in modo significativo le province di Milano, Varese, Monza-Brianza e Como.
Dati che allarmano in previsione della “terza ondata” e testimoniano da un lato la necessità di tenere alta l’attenzione sulla corretta applicazione di norme e Protocolli, dall’altro l’urgenza di politiche adeguate e investimenti in tema di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro.