Morire di lavoro a Pavia. Danilo Margaritella e Vincenzo Cesare: “Vogliamo risposte concrete sulla sicurezza lavoro”
Utilizzare i fondi derivanti dalle sanzioni da investire su formazione, incentivi, controlli e presidi di sicurezza.
Milano 13.09.2019 – Uil Milano-Lombardia, dopo il drammatico incidente sul lavoro di giovedì ad Arena Po (PV) è sempre più ferma e risoluta, insieme a CGIL e CISL a far sentire la propria voce per fermare le morti sul lavoro. Insiste nel pretendere che Regione Lombardia deliberi l’utilizzo di fondi raccolti con le sanzioni irrogate da ATS. Un “tesoretto” di ben 8 milioni di Euro che potrebbe davvero fare la differenza per la vita di moltissimi lavoratori.
Danilo Margaritella, Segretario Generale Uil Milano-Lombardia non ha dubbi: <<Lo ribadiremo con tutta la forza possibile all’assessore regionale al Welfare nell’incontro che, come Uil Lombardia insieme a Cgil, Cisl, avremo il lunedì (16 settembre nda) pomeriggio, così come lo ribadiremo nell’iniziativa pubblica che stiamo preparando. Lo abbiamo già chiesto e richiesto alla Regione e lo sottolineiamo ora nuovamente con una sola voce: a “Palazzo Lombardia” si decidano a deliberare l’impegno di utilizzare gli 8 milioni di euro raccolti nel 2018 dalle Ats attraverso le sanzioni irrogate a seguito delle violazioni alle norme antinfortunistiche per rafforzare gli organici e i controlli nei luoghi di lavoro da parte dei servizi di prevenzione e sicurezza (Spsal) delle Ats, e mettere in campo una serie di azioni condivise per contrastare il tragico andamento infortunistico che continuiamo ad avere. Oltre a questo voglio anche proporre una serie di incentivi alle aziende che investo nella formazione e dispositivi per la sicurezza.>>.
Con una sola voce interviene anche Vincenzo Cesare segretario regionale alla salute e sicurezza lavoro di UIL Milano-Lombardia:<<Da anni sosteniamo iniziative e proposte volte a implementare la sicurezza dei lavoratori, ma a quanto pare nel 21° secolo si continua a morire di lavoro. Già ad aprile con i colleghi di Cgil e Cisl avevamo presentato la stessa richiesta per l’utilizzo dei fondi derivanti dalla sanzioni alla Regione Lombardia per garantire più sicurezza, maggior tutela e formazione in tema di sicurezza. Abbiamo attuato un flash mob e messo in campo a livello nazionale iniziative eccellenti per la sensibilizzazione del tema come la campagna #girolevitespezzate. Il tutto senza vedere dei risultati se registriamo ancora una vera e propria strage>>.
Una situazione inaccettabile dunque, confermata non solo da Uil Lombardia, ma anche da CGIL e CISL che impone una risposta forte e immediata degli organi competenti. A partire dalla Regione Lombardia, che ha la responsabilità della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso misure immediate per rafforzare un’attività ispettiva palesemente insufficiente e completamente inadeguata, rispetto al grave peggioramento degli accadimenti infortunistici, e in particolare di quelli mortali.