Lavoro Povero: la sentenza della cassazione
LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE SEZIONE LAVORO E’UN RICHIAMO FORTE CONTRO IL “LAVORO POVERO” E UN INVITO ALLA RIFLESSIONE PER ISTITUZIONI E PARTI SOCIALI
Salvatore Monteduro: “È tempo di agire con determinazione e responsabilità, mettendo al centro la dignità del lavoratore e il valore del lavoro come espressione della dignità della persona”
La UIL Lombardia desidera esprimere la sua posizione in merito alla recente sentenza della Cassazione Sezione Lavoro n. 27711/2023, pubblicata il 02/10/2023. Questa sentenza non solo ha evidenziato le criticità del nostro sistema lavorativo, ma ha anche posto in rilievo il crescente problema del “lavoro povero” e delle dinamiche che lo alimentano.
Con chiarezza e determinazione, la Corte ha ribadito il principio cardine dell’articolo 36 della nostra Costituzione, sottolineando che la retribuzione deve garantire un tenore di vita dignitoso. Ma va oltre: i Giudici, evidenziando le criticità del sistema produttivo economico, suggeriscono indirettamente quali soluzioni adottare per affrontare e risolvere il fenomeno del “lavoro povero”.
La frammentazione della rappresentanza, la presenza di associazioni collettive di dubbia rappresentatività e i ritardi nei rinnovi contrattuali sono solo alcune delle problematiche che contribuiscono a creare un contesto lavorativo precario e instabile. La sentenza invita, seppur indirettamente, gli attori istituzionali e le parti sociali a prendere atto di queste criticità e a lavorare congiuntamente per trovare soluzioni concrete.
<<Come UIL Lombardia – evidenzia il segretario confederale Salvatore Monteduro – riteniamo che questa sentenza rappresenti un punto di svolta e un invito alla riflessione. È essenziale che tutte le parti coinvolte collaborino per garantire una contrattazione collettiva che ponga al centro la dignità del lavoratore e il valore del lavoro. In conclusione, vediamo questa sentenza come un “manifesto politico”, un richiamo forte e chiaro alle istituzioni e alle parti sociali. È tempo di agire con determinazione e responsabilità, mettendo al centro la dignità del lavoratore e il valore del lavoro come espressione della dignità della persona>>.