Lavoro: lo studio UIL evidenzia la crescita dell’occupazione
Salvatore Monteduro: “Importante promuovere formazione, parità di genere e misure per l’occupazione giovanile. Crescita della Cassa integrazione a gennaio segnale che ci preoccupa”
Il mercato del lavoro per l’anno 2023 segna una significativa crescita dell’occupazione come viene evidenziato dallo studio della UIL Lombardia, (su dati ISTAT). Ma questa crescita delinea anche nuove sfide e nuove opportunità per la regione.
Nel 2023, la Lombardia ha registrato un incremento dell’occupazione, con 4.500.716 occupati rispetto ai 4.424.396 del 2022, segnando un aumento del tasso di occupazione che passa dal 52,2% al 53%.
Questo risultato riflette un consolidamento sia nella componente maschile che femminile della forza lavoro, con un aumento degli occupati dipendenti e indipendenti e una diminuzione dei contratti a tempo determinato a favore di quelli a tempo indeterminato. Da evidenziare che i contratti a termine rappresentano oltre il 10,8% in Lombardia nel 2023, un numero ancora troppo elevato quando il lavoro stabile deve essere la sfida e priorità di tutti.
Mentre alcuni settori tradizionali, come l’Agricoltura e l’Industria, hanno mostrato segni di contrazione, il settore dei Servizi ha registrato una crescita, coprendo il 67,56% del totale degli occupati nel 2023. E questa trasforma- zione sottolinea l’importanza crescente dei servizi nell’economia lombarda e la necessità di politiche mirate per sostenere la transizione verso settori ad alta crescita.
Diminuiscono gli occupati nella fascia d’età 35-49 anni, mentre è sceso il tasso di disoccupazione complessivo dal 4,9% al 4,1%. L’analisi dei dati per titolo di studio sottolinea l’importanza di interventi mirati per l’inserimento lavorativo, in particolare dei diplomati.
<<Di fronte a queste dinamiche – sottolinea il segretario confederale UIL Lombardia Salvatore Monteduro – è evidente l’importanza di promuovere formazione e riqualificazione, parità di genere, supporto alle transizioni occupazionali e misure specifiche per l’occupazione giovanile e dei meno qualificati. Da non tralasciare, l’au- mento delle richieste di cassa integrazione nel gennaio 2024 che ci fa porre l’attenzione sulla necessità di un monitoraggio costante del mercato del lavoro per prevenire rischi di instabilità occupazionale. Siamo sempre più impegnati a promuovere un dialogo costruttivo tra tutte le parti interessate per indirizzare le sfide emerse e costruire un futuro del lavoro equo, inclusivo e prospero per tutti i lavoratori della regione. Il lavoro stabile deve essere la sfida e priorità di tutti. Lo studio rappresenta un passo fondamentale per suggerire ed indirizzare verso politiche del efficaci, sottolineando il ruolo cruciale dell’analisi e della previsione nel modellare il mercato del lavoro di domani>>