Fondo amianto: Cgil, Cisl e Uil scrivono ai parlamentari milanesi
I sindacati: va stabilizzato il contributo una tantum in favore dei malati di mesotelioma non professionali.
Il tema dell’amianto nel nostro paese genera ancora evidenti effetti negativi, sia ambientali che sanitari, per i quali occorre stanziare risorse economiche adeguate.
Da anni, come Organizzazioni sindacali, insieme alle associazioni per la tutela dei diritti dei malati e familiari da amianto, abbiamo tenuto alta la guardia sulle problematiche dell’amianto e diverse sono state le iniziative e gli importanti risultati raggiunti.
Fra questi l’approvazione dell’emendamento al cosiddetto decreto milleproroghe che mette a disposizione 4 milioni di euro per i malati non professionali di mesotelioma e dei loro eredi, portando da 5.600 euro a 10.000 euro l’entità della prestazione.
Ma l’impegno non può considerarsi esaurito, in quanto quest’ultima cesserà di essere erogata nei confronti delle nuove diagnosi successive al 31 dicembre 2020.
Per questa ragione, stante la necessità di intervenire urgentemente, chiediamo di sostenere l’emendamento presentato in sede di approvazione della legge di bilancio a favore della continuità di finanziamento del Fondo per le Vittime dell’Amianto.