Emergenza RSA
A seguito dell’inflazione dei costi dei prodotti energetici molte RSA stanno rivedendo le rette a carico degli ospiti, incrementando il costo da addebitare ai singoli soggetti da 2 a 10 euro al giorno, rette che sono già oggi oltremodo onerose ( da 1500 euro a 3000 euro al mese) e che stanno mettendo in grande difficoltà economica molte famiglie che sono loro stesse gravate dagli effetti dell’inflazione.
Per quanto sopra, ci siamo attivati unitariamente con CGIL, CISL Confederali e le relative categorie della sanità e pensionati per affrontare la problematica con Regione Lombardia, la quale ha già stanziato nel corso di quest’anno risorse economiche per le RSA e ritenute insufficienti da queste ultime tanto da continuare a sostenere la necessità di aumentare il costo retta.
Il 7 novembre abbiamo incontrato il Presidente e il responsabile del dipartimento Welfare di ANCI Lombardia per verificare un percorso comune a riguardo; a tal proposito, come Organizzazioni Sindacali, abbiamo redatto una lettera inviata ad ANCI, da cui attendiamo la condivisione per trasmetterla successivamente a Regione Lombardia. Abbiamo declinato alcune richieste/obiettivi: l’attivazione di un osservatorio per gestire non solo la fase di emergenza ma anche quella di ridisegnare un nuovo sistema della rete di offerta e gestione della politiche socio-sanitarie; un contributo straordinario per le RSA che sia vincolato al non innalzamento delle rette nei confronti degli utenti e il mantenimento dei livelli occupazionali nelle RSA. Quest’ultimo obbiettivo non è per noi negoziabile, i contributi pubblici devono occorrere a dare risposta agli ospiti, famiglie e operatori sanitari e non a ristorare i bilanci delle singole strutture.