Edilizia Pubblica. La UIL scrive ad Anci e ai sindaci lombardi per un piano casa lavoratori

Enrico Vizza : “Preoccupati dalle recenti dichiarazioni della consigliera Carmela Rozza. Serve un piano casa regionale per Lavoratori, Studenti e Anziani e non speculare sull’edilizia pubblica residenziale. I sindaci lombardi scendano in campo a favore dell’edilizia sociale attraverso misure ed interventi di recupero. La UIL ha allo studio una serie di incontri con diverse figure, partendo da quanto previsto dalla Legge 167 tutt’ ora vigente”.

Appello della UIL Lombardia che ha scritto ad Anci Lombardia e a tutti i sindaci dei comuni lombardi perchè affrontino una situazione sempre più drammatica in merito all’edilizia sociale. Una Uil che rilancia il tema delle case per i lavoratori già promosso da Pierfrancesco Maran già Assessore alla Casa di Palazzo Marino.

Una preoccupazione del sindacato che si amplifica dopo le recenti dichiarazioni della consigliera regionale Carmela Rozza, (riprese anche dal Consigliere Regionale Nicola Di Marco) in merito al tema dell’edilizia regionale. Carmela Rozza ha evidenziato come “La revisione dell’ordinamento dell’edilizia pubblica, approvata in commissione con il solo voto favorevole del centrodestra, include modifiche profondamente sbagliate e contrarie allo spirito sociale della legge regionale n. 16 del 2016 e rischia di peggiorare ulteriormente una situazione già critica dell’edilizia popolare in Lombardia. Con le nuove disposizioni, si apre la porta a una gestione del patrimonio edilizio pubblico che strizza l’occhio agli affari privati, permettendo addirittura l’utilizzo degli spazi per attività economiche, tradendo completamente la finalità sociale degli alloggi popolari. È inaccettabile che si consideri la possibilità di assegnare immobili pubblici a negozi o altre attività commerciali, sottraendo così spazi vitali a giovani e famiglie che necessitano di un alloggio a prezzi accessibili.

La possibile sottrazione di spazi a giovani coppie, famiglie e pensionati, scatena i commenti del segretario generale Uil Lombardia Enrico Vizza <<Quanto abbiamo letto – spiega Vizza –  fa riflettere sul fatto che di casa e di abitare se ne parla solo in forum e convegni. Vogliamo sperare che la Regione non stia pensando solo a un’edilizia “opportunista” basata solo sulla speculazione. Mi verrebbe da dire “giù le mani dell’edilizia sociale”. I sindaci, devono essere protagonisti e scendere in campo a difesa dell’edilizia popolare. Loro hanno il polso della situazione rispetto alle esigenze di cittadini, lavoratori, anziani e studenti. Siamo sempre più convinti che sia possibile e utile a garantire una risposta all’emergenza casa, intervenire sul patrimonio immobiliare di edilizia pubblica residenziale esistente attraverso piani sovracomunali di recupero e valorizzazione di edifici pubblici di proprietà dei comuni (comprese le aree dismesse) e con una strategia di casa/welfare con le aziende, >>.

Il numero uno della UIL della Lombardia pensa a un’edilizia sociale popolare rafforzando anche la Cooperazione, ormai necessaria sia nel piccolo e come nel grande comune, cosa che la UIL sottolinea già da tempo, anche contro le speculazioni che avvengono a Milano ed evidenziando quelle che sono le prossime iniziative che la UIL intende mettere in campo a favore di lavoratori e famiglie <<Bisogna mettersi al lavoro sia per fermare la speculazione – conclude Vizza –  ma anche per promuovere interventi verso i lavoratori. Si pensa a fare decreti salva casa e salva Milano per sanare gli abusi. Sull’edilizia sociale non si possono mettere le mani se non in vista di interventi volti a garantire a lavoratori, famiglie e pensionati un’abitazione dignitosa. Cosa di cui sappiamo perfettamente c’è estrema esigenza a Milano come in tutta la Lombardia, basta osservare i diversi concorsi pubblici (scuola, sanità, forze dell’ordine, enti previdenziali) che vanno deserti per il costo degli affitti. Oggi l’esigenza è legata al lavoro ma anche alla casa. Qualcosa che rappresenta un costo che, le famiglie, non riescono più a sostenere vuoi per gli affitti vuoi per i prezzi di una città che ha snaturato palazzine di qualche piano per realizzare grattacieli che solo banche e manager possono permettersi. Come UIL stiamo preparando una iniziativa proprio in tema di edilizia residenziale pubblica partendo dalla legge 167 dove coinvolgeremo diversi attori e faremo parlare le “PERSONE”. La lettera inviata nei giorni scorsi al Presidente di ANCI Lombardia e a tutti i Sindaci dei Comuni Capoluogo di Provincia è l’inizio di un percorso su cui la UIL Lombardia intende lavorare insieme ai Coordinatori Territoriali Confederali e  primi cittadini affinchè siano attori diretti di questo nuovo corso>>.