Casa. Dopo il convegno in Regione Lombardia la posizione della UIL

“MISSIONE LOMBARDIA “ IL FUTURO DELL’ ABITARE PER COSTRUIRE IL DOMANI

Enrico Vizza: “La relazione introduttiva dell’assessore Franco e l’intervento dell’assessore Bardelli del comune di Milano di questa mattina, confermano le mobilitazioni del Sindacato e delle Associazioni inquilini. Disagio sociale, sfratti record, concorsi pubblici deserti, giovani, studenti e lavoratori, oltre alle “alleanze” servono misure strutturali e interventi del Governo per una “Piano Casa Lavoratori” in Lombardia

Regione Lombardia fa il punto sul tema abitare e organizza a Palazzo Pirelli un convegno dal titolo “Disegniamo il futuro dell’abitare per costruire il futuro dalla Lombardia” dove sono intervenuti l’Assessore Paolo Franco, l’Assessore del Comune di Milano Guido Bardelli, la Vice Presidente ANCI Lombardia Lucia Mantegazza e i Presidenti delle Aler del territorio lombardo.

Dai Presidenti delle Aler dei territori della Lombardia un plauso al super bonus 110% che permesso di effettuare interventi di riqualificazione per immobili edilizia sociale e che il governo ha criticato e cancellato.

<<L’assessore Franco ha tracciato un percorso svolto ad oggi – sottolinea il segretario Vizzarelativamente al tema abitare in Lombardia scorrendo le immagini di qualche cantiere oggetto di intervento. Una minima parte di quello che invece occorre fare con un piano strutturale di interventi per consentire il recupero degli alloggi sfitti in Lombardia ed assegnarli alle famiglie e di cui oggi non siamo a conoscenza. Il Super Bonus 110% a detta dei presidenti ALER è stato uno strumento utile cosa che il Governo ha cancellato nella “massima coerenza”. Si è parlato di situazione drammatica in Lombardia. In Italia il 40% dello stipendio viene destinato al pagamento dell’affitto, cifra che a Milano sale al 60% e nelle altre città capoluogo non è sicuramente meglio. Tutto questo mentre i giovani, su cui si deve investire per il nostro paese, vedono un futuro abitativo incerto. E non parliamo di 1 giovane su 10 ma di 1 su 2 che teme di non potersi permettere un’abitazione. E che dire degli studenti che si trovano a dover combattere contro posti letto che vanno da 600 € a 1000 euro al mese. Soldi che devono essere pagati per lo più dai genitori magari con un solo stipendio o che sono in attesa di un rinnovo contrattuale. Come UIL abbiamo avuto decine di testimonianze; concorsi pubblici che vanno deserti perché è più semplice rinunciare al posto di lavoro che dover poi spendere per una abitazione, lavoratrici e lavoratori che abbandonano le città per andare in periferia utilizzando tre ore giornaliere per il trasporto locale magari con il cambio di due mezzi pubblici, quando funzionano>>.

Davanti ad una rappresentazione milanese e Lombarda, in cui il tema della casa e dell’abitare da anni non viene affrontato in modo serio e strutturale con risorse dedicate da parte delle Regioni e dal Governo, Vizza evidenzia come occorre avere una visione che passi dagli slogan e convegni, al “fare”.

<<Il tema della casa non è solo milanese e lombardo ma Europeo. L’FMI ha evidenziando come nei paesi OCSE dal 2015 al 2023 i prezzi medi delle case siano saliti del 40 %.Non dimentichiamo che Milano e la Lombardia sono al primo posto in Italia per numero di sfratti per morosità. Spesso per situazioni incolpevoli e non perché abusivi. Segno questo che gli stipendi dei lavoratori non sono sufficienti a coprire il costo della vita. In Lombardia tra immobili Aler e di proprietà dei Comuni alcune analisi ci dicono che sono oltre 30 mila gli immobili sfitti. Manca un piano di manutenzione straordinario e un piano decennale che dedichi risorse ed interventi all’abitare. Nessuno però parla di investimenti sulla casa per i giovani o di welfare per i lavoratori che preveda un aiuto per la casa anche attraverso la contrattazione di secondo livello. Noi rilanceremo ancora più fortemente il tema della casa ai lavoratori e i prezzi calmierati per gli studenti anche e soprattutto attraverso l’Edilizia Convenzionata con la Cooperazione e il terzo settore. Solo così potremmo davvero pensare al futuro non solo abitativo, ma anche lavorativo della nostra regione. Al Governo con la Associazioni degli inquilini abbiamo chiesto un finanziamento continuativo del piano casa nazionale,  il ripristino del finanziamento del fondo di sostegno alla locazione come previsto dalla legge 431/98, il supporto alle famiglie sfrattate per morosità incolpevole. Alle imprese chiediamo di valorizzare la contrattazione di II° livello inserendo strumenti a sostegno dell’abitare>>.