Sicurezza lavoro: firmate in Regione le linee di indirizzo per la sicurezza sul lavoro nei cantieri edili

Eloisa Dacquino: “In una regione dove si verifica il maggior numero di infortuni nel settore, queste linee di indirizzo costituiscono un riferimento significativo per la cantieristica in tema di legalità, appalti, sicurezza sul lavoro

Riccardo Cutaia: “E’ necessario che queste non restino solo un insieme di buone intenzioni sulla carta, ma che vengano concretamente applicate nei cantieri attraverso controlli efficaci e un reale coinvolgimento delle parti sociali

E’ stato siglato oggi, presso Regione Lombardia, l’Accordo per la diffusione delle “Linee di indirizzo per la sicurezza del lavoro nei cantieri delle grandi opere pubbliche e private di interesse pubblico”, frutto del confronto e dei contributi portati nell’ambito della Cabina di Regia regionale istituita di seguito alla sottoscrizione del ‘Protocollo d’intesa per il lavoro, la legalità, la sicurezza, la sostenibilità, la promozione della partecipazione e del confronto sui temi connessi a PNRR e PNC, Piano Lombardia, Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026’ e sottoscritto dalla UIL Lombardia e dalla Feneal UIL Lombardia insieme alle altre sigle sindacali.

Le linee di indirizzo per la sicurezza del lavoro nei cantieri armonizzano le norme in vigore con ulteriori indicazioni applicabili all’intero settore in relazione all’affidamento di opere e appalti, applicazione CCNL, stesura dei bandi, formazione, documentazione di cantiere.

<<Più in generale – dichiara Eloisa Dacquino, Segretaria Confederale UIL Lombardia – tenuto conto anche dei Protocolli sottoscritti a livello territoriale promossi da alcune Prefetture Lombarde, in primis quello sottoscritto per la regolarità e la sicurezza del lavoro nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture nel luglio 2022 presso la Prefettura di Milano, queste linee di indirizzo costituiscono un riferimento significativo per la cantieristica in tema di legalità, appalti, sicurezza sul lavoro, in un settore in cui anche nella  nostra regione si registrano maggiori infortuni anche mortali, nonché violazioni in materia di lavoro e appalti poco genuini>>.

<<Diamo atto – prosegue Eloisa Dacquino – dell’attenzione posta da tempo da parte di Regione Lombardia e dal Presidente Fontana sui temi connessi al PNRR e Milano Cortina, un impegno che abbiamo condiviso come UIL Lombardia con la sottoscrizione del relativo Protocollo e nei lavori della Cabina di regia,  mentre non possiamo dire altrettanto riguardo la maggioranza dei Comuni – a partire dal Comune di Milano –  che devono ancora recepire e dare seguito ad accordi e Protocolli specifici>>.

<<Queste linee guida – conclude Dacquino –  non costituiscono certamente un punto di arrivo, ma un ulteriore contributo su temi che per la UIL sono prioritari in materia di legalità, applicazione dei Contratti, sicurezza sul lavoro, con l’obiettivo di azzerare morti e infortuni>>.

Per il Segretario Generale Feneal UIL Lombardia Riccardo Cutaia <<La sicurezza nei cantieri non può essere considerata un costo o un ostacolo burocratico ma un diritto fondamentale dei lavoratori. Siamo soddisfatti per il lavoro svolto nella definizione di queste linee guida, ma ora serve uno sforzo ulteriore per garantire la loro effettiva attuazione, con maggiori risorse per la formazione, una rete di controlli capillare e una reale responsabilizzazione di imprese e stazioni appaltanti. Solo così potremo invertire la drammatica tendenza degli infortuni nel settore edile e tutelare al meglio chi ogni giorno lavora nei nostri cantieri. Queste linee guida devono diventare un modello di riferimento per tutti i cantieri, non solo per le grandi opere ma anche per i progetti di minore. Il settore edile ha bisogno di regole chiare e uniformi che garantiscano la sicurezza dei lavoratori a ogni livello, senza distinzione di dimensione del cantiere. Senza dimenticare il contrasto al lavoro irregolare Non possiamo permettere che le imprese scorrette continuino ad avere spazio in un settore che deve essere esempio di legalità e sicurezza. Servono controlli stringenti, sanzioni efficaci e incentivi per le imprese virtuose che rispettano i contratti collettivi e investono nella sicurezza La Regione deve farsi promotrice di un monitoraggio costante dell’applicazione di queste norme>>.