Le criticità del mercato del lavoro nella Provincia di Milano

Il Segretario Confederale Salvatore Monteduro interviene alla Festa dell’Unità di Milano sul tema del lavo

 

Il mercato del lavoro nella provincia di Milano, nonostante il suo dinamismo e la sua rilevanza a livello nazionale, continua a mostrare diverse criticità che necessitano di interventi mirati e coordinati tra istituzioni, imprese e parti sociali. La precarietà lavorativa, l’alto costo della vita, la crescente difficoltà nel reperire candidati qualificati e il fenomeno dei “working poor” rappresentano sfide complesse che, se non affrontate adeguatamente, rischiano di peggiorare le disuguaglianze socio-economiche e di frenare la crescita della regione.

1. Occupazione e disoccupazione nel 2023: Secondo i dati più recenti, nel 2023 la provincia di Milano ha registrato un totale di 1.507.464 occupati, con una crescita di 21.308 unità rispetto al 2022. Questo incremento ha riguardato sia la componente maschile che quella femminile della forza lavoro, evidenziando una certa dinamicità del mercato del lavoro milanese. Tuttavia, sebbene il tasso di occupazione sia aumentato leggermente, permangono preoccupanti segnali di precarietà e disuguaglianza. Il numero di disoccupati, pur in diminuzione, rimane rilevante: 73.854 persone risultano ancora in cerca di occupazione, con una significativa concentrazione tra le donne.

  1. Precarietà e povertà lavorativa: Il miglioramento del tasso di occupazione non si traduce automaticamente in una riduzione della precarietà lavorativa e della povertà salariale. In particolare, molti dei lavoratori assunti operano con contratti a tempo determinato o part-time, soprattutto nei settori del commercio, dell’ospitalità e della ristorazione. In quest’ultimo comparto, 276.213 occupati nel 2023 evidenziano come la volatilità contrattuale continui a caratterizzare un ampio settore dell’economia milanese. La precarietà e i bassi salari restano quindi tra le maggiori sfide per garantire una vita dignitosa ai lavoratori.
  2. Difficoltà di reperimento di candidati qualificati: Le imprese della provincia di Milano continuano a segnalare difficoltà nel reperire candidati qualificati per molte professioni, in particolare nei settori ad alto valore aggiunto come l’informatica, l’ingegneria e le professioni tecniche. Secondo il Sistema Informativo Excelsior, la difficoltà di reperimento ha raggiunto il 44,5% delle assunzioni previste in agosto 2024: 29,5% per mancanza di candidati, 11,7% per preparazione inadeguata dei candidati. Questo disallineamento tra le competenze offerte dai lavoratori e le esigenze delle imprese rappresenta una delle principali sfide per il mercato del lavoro milanese e lombardo.

4. Inattività e partecipazione al lavoro: Sebbene il tasso di disoccupazione sia diminuito, una porzione significativa della popolazione rimane inattiva. Nel 2023 518.712 persone nella provincia di Milano risultano classificate come inattive, con una lieve riduzione rispetto all’anno precedente. Questo fenomeno riguarda principalmente le donne e i giovani, che spesso faticano a inserirsi in un mercato del lavoro competitivo e caratterizzato da una crescente richiesta di competenze specifiche.

Proposte UIL Lombardia per il miglioramento del mercato del lavoro nella Provincia di Milano

In risposta a queste criticità, la UIL Lombardia propone una serie di interventi mirati a migliorare le condizioni di lavoro, favorire l’inclusione lavorativa e supportare lo sviluppo delle competenze, con l’obiettivo di garantire una crescita economica più equa e sostenibile per tutti i cittadini della provincia.

1. Sistema di welfare territoriale integrato
o Proposta: Creazione di un sistema di welfare territoriale che, attraverso la

collaborazione tra imprese, istituzioni e terzo settore, possa offrire soluzioni concrete al problema del costo della vita, in particolare per quanto riguarda l’accesso a un’abitazione dignitosa. Proponiamo l’istituzione di un fondo per il sostegno abitativo, che permetta ai lavoratori precari e a basso-medio reddito di accedere a soluzioni abitative a canone agevolato.

Obiettivo: Ridurre l’impatto del costo della vita sulla qualità della vita dei lavoratori, migliorando l’accesso a servizi essenziali e alloggi a prezzi calmierati.

2. ApplicazionedeiContrattiCollettiviNazionalidiLavoropiùtutelanti
o Proposta: Promuovere l’adozione dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) che garantiscano maggiore stabilità e tutele per i lavoratori. L’obiettivo è contrastare l’uso indiscriminato di contratti atipici e precari e garantire che le imprese aderenti al “Patto per il Lavoro Sicuro” rispettino

CCNL più tutelanti.

Obiettivo: Garantire stabilità contrattuale e diritti per i lavoratori, riducendo

il ricorso al lavoro precario e migliorando le condizioni economiche dei dipendenti.

3. Osservatorio del Mercato del Lavoro e delle Competenze

o Proposta: Creazione di un Osservatorio del Mercato del Lavoro dedicato alla raccolta e analisi dei dati relativi al fabbisogno di competenze e alla domanda di lavoro nella provincia di Milano. L’Osservatorio dovrebbe collaborare con università, centri di formazione e imprese per adattare l’offerta formativa alle esigenze del mercato.

Dipartimento Mercato del Lavoro, Politiche Attive, Welfare e Politiche Contrattuali PA

Obiettivo: Ridurre il mismatch tra domanda e offerta di competenze, promuovendo una formazione continua e mirata per i lavoratori e sostenendo le aziende nel reperimento di personale qualificato.

4. Promozione della formazione permanentee abilitante
Proposta: Promuovere una stagione di formazione permanente che permetta

ai lavoratori, in particolare quelli impiegati nei settori più precari, di accedere a percorsi di riqualificazione e aggiornamento professionale. Questo può avvenire tramite la creazione di hub formativi diffusi sul territorio, accessibili a tutti, e tramite incentivi economici per favorire la partecipazione ai programmi formativi.

Obiettivo: Migliorare le competenze dei lavoratori, favorendo la loro competitività e riducendo il rischio di disoccupazione e precarietà.

5. Responsabilitàsocialed’impresaecertificazioneetica
Proposta: Creare un marchio di certificazione etica per le imprese che adottano politiche di responsabilità sociale, come la stabilizzazione del lavoro precario e la promozione dell’equità salariale e di genere. Le imprese che ottengono tale certificazione potrebbero beneficiare di agevolazioni fiscali e incentivi economici.

Obiettivo: Promuovere un cambiamento culturale nelle imprese, incentivando politiche che tutelino i lavoratori e favoriscano l’inclusione e la parità.

Conclusione

Le proposte della UIL Lombardia si concentrano su interventi concreti e coordinati tra istituzioni, imprese e parti sociali, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei lavoratori, garantire opportunità di crescita professionale e ridurre le disuguaglianze socio- economiche. Milano e la sua provincia possono diventare un modello di innovazione sociale ed economica, ma è necessario affrontare con decisione le sfide del mercato del lavoro per costruire un futuro più equo e sostenibile per tutti i cittadini.