Cassa integrazione: aumentano in Lombardia le ore
Salvatore Monteduro: La cassa integrazione non deve diventare una condanna all’incertezza per i nostri lavoratori”
Gennaio segna un significativo incremento delle ore di cassa integrazione.
Il primo rapporto del 2024 della UIL Lombardia per il 2024 registra una crescita particolarmente evidente nel settore industriale con un aumento del 12,3% su base regionale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante una diminuzione del 32,9% nella provincia di Milano.
La comparazione con il mese di dicembre 2023 mostra un’accelerazione della richiesta di cassa integrazione sia a livello regionale (+38,8%) sia provinciale (+22,7%), segnalando una tendenza preoccupante verso l’incremento di questa misura di sostegno al lavoro.
Il dettaglio settoriale del rapporto mette in luce dinamiche specifiche, con l’industria che segna un aumento delle ore di cassa del 13,3% rispetto a gennaio 2023, a fronte di un calo nei settori dell’edilizia, dell’artigianato e del commercio.
A gennaio 2024, il numero di lavoratori in cassa integrazione in Lombardia ha evidenziato un aumento significativo, con un totale di 44.926 lavoratori coinvolti, segnalando un aumento sia rispetto al mese precedente (+12.567) sia rispetto allo stesso periodo del 2023 (+4.935). Questo scenario sottolinea la crescente pressione sul mercato del lavoro e la necessità di interventi mirati.
<<Di fronte a queste cifre, – dichiara il segretario confederale Salvatore Monteduro – UIL Lombardia esprime profonda preoccupazione per le prospettive di occupazione nella regione e sollecita un’azione decisiva per sostenere i lavoratori a rischio. La cassa integrazione non deve diventare una condanna all’incertezza per i nostri lavoratori. È cruciale costruire una Lombardia che guardi avanti, pronta a investire nelle persone e a garantire un mercato del lavoro equo e inclusivo. Chiediamo a istituzioni e imprenditori una collaborazione attiva per sostenere i lavoratori in transizione. Sono sempre più importanti politiche attive del lavoro che offrano reali opportunità di ricollocazione anche attraverso l’implementazione delle misure finanziate dal PNRR. Solo così potrà essere possibile garantire che nessun lavoratore sia lasciato solo ad affrontare le sfide del mercato del lavoro>>.