Formazione on the job e controlli per fermare le stragi sul lavoro

Il 2023 si è chiuso con un quadro poco confortante riguardo infortuni e morti sul lavoro: dai dati resi noti dall’INAIL a livello nazionale le denunce di infortunio sul lavoro al 30 novembre u.s. sono state 542.568, di queste 968 con esito mortale; in aumento le patologie di origine professionale, che sono state 67.094 (+20,4%). Gli Open data evidenziano un aumento dei casi avvenuti in itinere, che hanno fatto registrare un aumento del 5,5% e in occasione di lavoro in molti settori produttivi.

In Lombardia le denunce di infortunio sono state 101.643, di cui 160 con esito mortale e 3.500 le tecnopatie denunciate (+18,40%). Riguardo gli infortuni mortali, risultano essere in aumento quelli avvenuti in occasione di lavoro (123 + 6,96%).

Eloisa Dacquino, Segretaria Confederale UIL Lombardia, sottolinea: “L’anno che ci lasciamo alle spalle purtroppo non si differenzia dai precedenti per infortuni e morti sul lavoro. Morti che in Lombardia risultano essere in aumento in occasione di lavoro rispetto il 2022, così come le malattie professionali, con un incremento significativo nella gestione industria e servizi. E l’anno da poco iniziato purtroppo non si scosta dalle previsioni, se pensiamo all’infortunio occorso il primo dell’anno in provincia di Mantova a un lavoratore agricolo deceduto a seguito di schiacciamento.”

La UIL Lombardia rivendica da tempo che occorre investire sulla formazione on the job e procedere con azioni mirate sulle attività definite pericolose, così come sul potenziamento dei controlli. “Sui temi della prevenzione e della formazione occorre intervenire con urgenza perché sappiamo che la mancata o inadeguata formazione, i casi inerenti false attestazioni, la mancata sorveglianza sanitaria unite al fenomeno degli alias rappresentano gravi criticità che sono all’origine degli infortuni e delle morti sul lavoro, soprattutto nel comparto edilizio” aggiunge Eloisa Dacquino.

La UIL Lombardia ritiene sia tempo che la Commissione d’inchiesta istituita da Regione Lombardia convochi le Organizzazioni sindacali confederali, che le imprese che violano le norme sulla sicurezza vengano escluse da bandi e finanziamenti regionali, che Regione Lombardia e l’Assessore al welfare diano corso agli impegni assunti in occasione delle iniziative ricadenti nella settimana Europea per la sicurezza e salute sul lavoro.

 

Qui la tabella dei dati elaborati dal dipartimento Sicurezza sul lavoro della UIL Lombardia