3° rapporto UIL sulla Cassa Integrazione
ALLA VIGILIA DEL PRIMO MAGGIO IL TERZO RAPPORTO UIL 2019 SULLA GIG
Nel primo trimestre 2019 aumenta la cassa integrazione salariale
Margaritella: “E’ indispensabile creare nuovi posti di lavoro e far ripartire subito i cantieri delle grandi opere”
Cresce nel primo trimestre in Lombardia, anche se non in tutte le province e i territori, il ricorso alla Cassa Integrazione; a confermarlo è il 3° Rapporto Cig 2019 elaborato dalla Uil.
Nella nostra regione, confrontando il mese di marzo del 2019 con il mese di febbraio del 2019 il dato si attesta a un +16%.
Rilevante sono i dati percentuali delle singole voci. Mentre infatti la CIG ordinaria registra un incremento del 55% il dato di quella straordinaria fa registrare una diminuzione sensibile pari al 15,8%. Assente (e pertanto con un dato pari a -100%) quella in deroga.
A livello provinciale i dati più significativi sono rappresentati da Lodi che a Marzo fa registrare una completa assenza di ore autorizzate di CIG, seguiti da Milano (-32,4%), Lecco (-73,3%), Mantova (-10,2%), Pavia (- 77,9%) e Sondrio (- 45,9%). Dati in crescita, invece per le altre provincie con un record negativo assunto da Varese che si attesa al 311,6%. Seguono Como (76,8%), Brescia (58,4%), Cremona (49,5%) e Bergano (35,3%).
Secondo le stime del Rapporto Uil inoltre, in Lombardia, nel mese di gennaio 2019, sono stati salvati 18.112 posti di lavoro. Un dato in flessione se lo si paragona a quello dello stesso periodo del 2018 quando i posti di lavoro salvati erano 20.885. Dato, quest’ultimo che è da ricondursi ad una minor richiesta nell’anno in corso rispetto all’anno precedente.
<<I dati sulla Cassa Integrazione in Lombardia – sottolinea Danilo Margaritella Segretario generale Uil Milano Lombardia – ci mostrano come in alcuni territori la crisi economica purtroppo continua a farsi sentire con una sofferenza occupazionale che non può non preoccupare. La cassa integrazione e gli ammortizzatori sociali sono uno strumento fondamentale per salvaguardare i posti di lavoro, ma non possono bastare. E’ indispensabile creare nuovi posti di lavoro e far ripartire subito i cantieri delle grandi opere anche in Lombardia.. Solo così possiamo far ripartire davvero l’occupazione e l’economia lombarda e italiana>>.