IL CAPO DELLO STATO MATTARELLA NEL COMMEMORARE LE VITTIME DI MARCINELLE SOTTOLINEA ANCORA UNA VOLTA COME “ IL RISPETTO E LA DIGNITÀ LAVORATORI SIA UN OBIETTIVO NON RAGGIUNTO”
Enrico Vizza: “Il Presidente Mattarella scuote le coscienze di tutti. La Lombardia è ancora purtroppo la prima regione per gli incidenti e le morti sul lavoro. Ci sono violazioni e situazioni inaccettabili nei luoghi di lavoro. Penso a ciò per cui abbiamo chiesto delucidazioni a Prefettura e Comune di Milano su un operatore che ha vinto un appalto PNRR con un ribasso sul costo della manodopera . Dove ci sono violazioni, abusi e profitto non c’è rispetto da parte delle aziende e in alcuni casi anche degli enti pubblici verso i lavoratori”
Le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del 68° anniversario della tragedia di Marcinelle e della 23ª Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, pesano come un macigno sulle coscienze di tanti.
Il Capo dello Stato Sergio Mattarella sottolinea come “Fin dal suo primo articolo la Costituzione della Repubblica stabilisce un vincolo ideale inscindibile tra democrazia e lavoro. Il pieno rispetto della dignità dei lavoratori ne è un principio fondamentale, affermato anche al livello internazionale; un obiettivo che, tuttavia, non è stato ancora pienamente raggiunto” e ancora “Svolgere la propria attività lavorativa in sicurezza è la prima elementare condizione”
Ed è proprio dall’analisi del messaggio del Presidente, che il segretario generale della UIL Lombardia Enrico Vizza si dice sempre più preoccupato dai numeri che la Lombardia registra a fine giugno 2024 con le denunce di infortunio che sono state 57.265 (in aumento +0,69%), di cui 86 con esito mortale (+ 3,61% rispetto ai primi 6 mesi del 2023 Fonte Dipartimento Salute e Sicurezza Uil Milano Lombardia su dati Inail).
<< Come il Presidente Mattarella – evidenzia il segretario generale Uil Lombardia Enrico Vizza – siamo indignati della situazione che viviamo costantemente. I morti sul lavoro in Lombardia sono sempre di più e per fermare le tragedie serve consapevolezza e coscienza rimettendo al centro dell’attenzione di tutta l’opinione pubblica un tema così importante. Alla politica abbiamo da tempo fatto le nostra proposte (aumento ispettori, formazione, procura speciale, omicidio sul lavoro), ma pare che la politica sia concentrata su altro. E dagli amministratori dei Comuni pretendiamo che vigilino seriamente su appalti, sub-appalti e affidamenti. Ci troviamo di fronte a numeri in costante crescita in merito agli incidenti, ma anche a situazioni incredibili e inaccettabili come accaduto dieci giorni fa quando abbiamo ricevuto comunicazione, in quanto firmatari del protocollo Sicurezza Legalità della Prefettura, dell’affidamento di un appalto pubblico con fondi PNRR. Una situazione per noi inconcepibile vedendo che è stato affidato ad un operatore che praticava 820 mila euro di ribasso sul costo della manodopera. Questo vuol dire risparmiare sulla sicurezza dei lavoratori oltre che a lucrare sul rapporto di lavoro e CCNL. Se davanti a questi fenomeni ci si limita a raccontare stragi o tragedie, allora significa che non c’è davvero consapevolezza della sicurezza. Perché questa volta come sindacato abbiamo avuto una comunicazione, ma chissà quanti possono essere gli affidamenti di cui non siamo a conoscenza perché forse agli osservatori costituti sfuggono certe situazioni. E se si pensa agli appalti, ai subappalti a cascata così come alle aziende che non rispettano le norme magari manomettendo i dispositivi di sicurezza allora mi viene proprio da dire che non esiste il rispetto rispetto di enti, operatori e imprese verso i lavoratori>>.